Il Consiglio di amministrazione di Unimore ha approvato il documento sul Bilancio di genere di Ateneo, uno strumento che analizza e valuta in ottica di genere le scelte e gli impegni dell’Università di Modena e Reggio Emilia e vede realizzato un obiettivo specifico del Piano triennale delle Azioni positive inserito nel Piano della Performance di Ateneo 2020-22.

“Il Bilancio di Genere si inserisce all’interno del ciclo di bilancio dell’Ateneo e – asserisce Tindara Addabbo, Delegata del Rettore per le Pari Opportunità – costituisce l’attivazione di un processo, che, ricollegandosi alle prime sperimentazioni sorte all’interno dell’Ateneo, vede l’impegno del Comitato Tecnico Operativo, ad esso dedicato, nello sviluppo di una cultura gender sensitive in fase di rendicontazione e programmazione con ricadute positive in termini di equità di genere, efficienza, trasparenza ed efficacia”.

Le linee di indirizzo di Ateneo 2020-2025 per la formazione riconoscono all’interno dei compiti istituzionali di Unimore la rimozione delle barriere di natura economica, sociale, culturale e di genere all’accesso all’Università e al mondo del lavoro e, nell’ambito delle azioni di terza missione, la promozione di azioni finalizzate alla divulgazione scientifica all’innovazione nel campo dell’inclusione culturale e sociale, per ridurre la distanza tra mondo della ricerca e cittadinanza.

Il Bilancio di genere consente di evidenziare la ricchezza delle attività sul contrasto alle discriminazioni e la promozione delle pari opportunità svolta.

Dal documento si evince un’importante e diffusa attività didattica e seminariale in più ambiti disciplinari, attività rivolta sia alla componente studentesca sia al territorio anche grazie ad alcuni Centri e Laboratori di ricerca: il Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità (CRID), il Centro di analisi delle politiche pubbliche (CAPP), il Laboratorio Genere, Linguaggio e Comunicazione_Digitale (GLIC_D), il gruppo di ricerca Generi e Religioni (GeR) e il Centro Universitario di Ricerca sulle Culture della Pace e della Sostenibilità (CPS).

“Il Bilancio di genere di Unimore – commenta Il Rettore Carlo Adolfo Porro -, nel solco delle Linee Guida proposte dalla Commissione Tematiche di genere della CRUI e delle Linee Guida della Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università Italiane, si caratterizza per l’adozione di un approccio metodologico, il bilancio di genere nell’approccio ben-essere, che nasce dall’innovativa attività di ricerca dell’Ateneo nell’ambito delle primissime esperienze di attuazione del bilancio di genere in Italia successivamente estesa in ambito internazionale”.

L’importante analisi di genere della componente studentesca, del personale docente ricercatore e tecnico amministrativo e della governance restituisce una base conoscitiva necessaria a guidare azioni strategiche dell’Ateneo per il raggiungimento dell’equità di genere e a fornire indicatori per la valutazione delle azioni stesse.

Anche nelle linee guida per la comunicazione, approvate nel novembre 2020 dal Senato di Unimore, l’Ateneo riconosce l’importanza della comunicazione, sia orale sia scritta, nel contrasto di stereotipi e pregiudizi e si impegna nell’utilizzo di un linguaggio rispettoso delle differenze. L’Ateneo ha inoltre adottato le “Linee guida sull’equilibrio tra i generi negli eventi scientifici” proposte dalla Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università Italiane e si impegna nel monitoraggio del rispetto della loro applicazione.

Quelli richiamati sono tutti elementi a supporto dell’adozione di un Gender Equality Plan, uno degli obiettivi cardine all’interno delle azioni strategiche di Ateneo.