Dalla medicina di precisione nella malattia di Parkinson al trattamento dei pazienti con epatite C, dal percorso di cura in Pronto soccorso alle cure palliative a domicilio.

La Giunta regionale ha approvato, nell’ambito del Bando 2020 del Programma di ricerca sanitaria finalizzata dell’Emilia-Romagna (FIN-RER), la graduatoria dei Programmi di rete ritenuti ammissibili a finanziamento. Sono sei, a cui vengono assegnati complessivamente più di 1 milione e 600mila euro di contributi regionali.

“Si tratta di risorse che la Regione ha messo a disposizione con questo bando, e che vengono destinate al finanziamento di attività di ricerca svolte dagli operatori del nostro Servizio sanitario all’interno delle Aziende sanitarie e degli IRCCS dell’Emilia-Romagna- spiega l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Confermiamo così l’impegno di questa Regione per la ricerca: investire in quest’ambito vuol dire guardare al futuro, contribuendo ad accrescere e migliorare la conoscenza nei percorsi di prevenzione, diagnosi e sviluppo di nuove cure per i pazienti. Mentre prosegue l’impegno, enorme, per fronteggiare la pandemia e andare avanti con la campagna vaccinale, continua anche tutta l’attività sanitaria extra Covid, sperando che al più presto torni ad essere unica protagonista”.

I sei Programmi di rete ammessi a finanziamento

Il primo Programma (ente di affiliazione, Ausl Bologna – IRCCS) riguarda la medicina di precisione nella malattia di Parkinson e parkinsonismi: dai protocolli di diagnosi clinica, per immagini, liquorale e molecolare al monitoraggio personalizzato territoriale. Il finanziamento è di 442.375 euro.

Il secondo (presentato da ricercatori dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena) verte sui risultati sul medio e lungo termine nei pazienti in cui è stato eliminato il virus dell’epatite C in rapporto allo stadio di malattia al momento del trattamento. Il finanziamento è di 350mila euro.

Il terzo (Ausl Romagna) è sul database regionale per il miglioramento del percorso di cura in Pronto soccorso (246mila euro).

Si focalizza sulla valutazione di nuovi modelli organizzativi/assistenziali in Pronto soccorso il Programma di rete presentato da ricercatori dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Bologna, e sul ruolo del team geriatrico nel facilitare l’erogazione del servizio per i pazienti anziani nel Dipartimento Emergenza Urgenza (200mila euro di finanziamento).

Il Programma di rete dell’Istituto ortopedico Rizzoli riguarda invece il consenso informato attivo: una nuova soluzione per migliorare e provare in modo oggettivo la comprensione del paziente riguardo a procedure chirurgiche complesse proposte (250mila euro di finanziamento).

Infine, arriva dall’Ausl di Piacenza il Programma di rete che lavorerà sulla validazione di un sistema di valutazione della complessità clinico-assistenziale del paziente oncologico in cure palliative domiciliari (150mila euro).

Con il via libera della Giunta alla graduatoria saranno ora avviate tutte le procedure per il piano operativo relativo ai singoli Programmi e la richiesta di parere al Comitato etico. La Regione effettuerà il primo check di monitoraggio dopo sei mesi.