Con il Consiglio comunale del 30 giugno 2021 si sono approvate tre delibere relative alla tassa rifiuti che normano differenti aspetti di una situazione complessa: la pandemia in essere dallo scorso anno e l’introduzione della legge 116 del 2000 ci hanno obbligato a interventi sul regolamento; c’è poi il tema dell’applicazione degli sconti, che vengono sostenuti dai fondi del decreto Sostegni Bis per le Utenze NON Domestiche, e dall’avanzo del bilancio per le utenze Domestiche.

 

1) Impatti sul regolamento: deduzione a favore della riduzione degli imballaggi

Nel regolamento si introduce, in conformità alla legge 116, la possibilità per le utenze non domestiche di fuoriuscita dal servizio pubblico per la SOLA quota variabile, normando sia le riduzione (articolo 7bis) che gli obblighi di comunicazione.

Abbiamo cercato di tenere un punto di attenzione non solo alla norma e agli obblighi, ma anche allo spirito e sostanza che la tassa rifiuti dovrebbe avere, ovvero paga chi produce rifiuti: per questo introduciamo una deduzione per le aree degli esercizi commerciali dedicate allo sfuso, nella speranza che la riduzione degli imballi sia praticata sempre di più.

Cambiano anche i termini di presentazione delle dichiarazioni relative alle riduzioni per sospensione dell’attività e per lo sconto “avvio al riciclo” che si spostano dal 31 gennaio al 30 aprile di ogni anno.

 

2) Le Tariffe: riduzione di 250mila euro sul totale grazie al recupero dell’evasione fiscale – Cali per le utenze domestiche e non domestiche.

Con la seconda delibera, che prende atto del Piano Economico Finanziario (PEF) validato dal consiglio d’Ambito (ATERSIR), si determinano le tariffe per le utenze Domestiche e Non domestiche per il 2021. Al Piano Economico da circa 3 milioni e 400mila euro, vengono applicati 250mila euro di avanzo vincolato derivante da recupero evasione. Il PEF finale da ripartire sulle tariffe risulta pertanto di 3.134.388 euro.

L’impatto di diversi fattori dà come risultato una significativa riduzione delle tariffe delle utenze domestiche, da un – 11% a un -15%, riassunta nello specchietto sotto riportato:

Anche le tariffe delle utenze non domestiche complessivamente calano, grazie all’iniezione dell’avanzo e all’aumento della superficie complessiva, aumento dato dal maggior numero di aziende iscritte a ruolo e dalle superficie che sono state corrette con le verifiche. Da sottolineare che le variazioni delle tariffe sono però distribuite in modo non omogeneo, per effetto della ridefinizione delle categorie.

 

3) Sconti: l’effetto del Decreto Sostegni e dell’aiuto del Comune alle utenze domestiche disagiate

La terza delibera riguardante la TARI è l’applicazione dei fondi del Decreto sostegni BIS che ha portato a Casalgrande 243.222 euro da applicare come riduzione per le Utenze NON Domestiche; a questi fondi si aggiungono 40.000 € finanziati dal Comune per agevolare le utenze Domestiche disagiate, come già accadde nello scorso 2020.

Il quadro complessivo delle riduzioni applicate, per ogni categoria, è il seguente:

 

Evidenziamo che vengono agevolate in particolare le attività che hanno avuto le maggiori chiusure e che quest’anno avrebbero avuto i maggiori aumenti (Bar, Ristoranti e ristorazione in genere), operando sia sulla quota fissa che su quella variabile. Vengono anche agevolate le aziende che, per effetto della minore circolazione di persone e delle restrizioni ala mobilità, hanno certamente lavorato meno, applicando una minore percentuale ma comprendendole nelle agevolazioni.

Le agevolazioni saranno determinate direttamente dall’ufficio comunale e verranno riportare nella prima rata TARI di Settembre.

Per le famiglie gli sconti si applicano in base alla fascia ISEE sulla sola quota variabile secondo il seguente schema:

ISEE fino a 8.265,00 € OPPURE almeno 4 figli e ISEE non superiore a 20.000€ à sconto del 100% della quota variabile

ISEE maggiore di 8.265,00 € e minore di 12.500,00 € OPPURE almeno 4 figli e ISEE non superiore a 23.000.00 € à sconto del 50% sulla quota variabile

Le famiglie interessate dovranno presentare al comune (Ufficio Tributi) apposita dichiarazione, il cui modello verrà pubblicato sul sito del Comune e sarà disponibile presso i nostri uffici e dovrà avere un ISEE valido che attesti il presupposto dei requisiti.

(Silvia Miselli, Vicesindaco e assessore al Bilancio)