Oltre duecento persone hanno preso parte questa mattina all’inaugurazione del nuovo Polo scolastico di Pigneto, dedicato a Don Antonio Pifferi, e della strada laterale di via C. A. Dalla Chiesa che conduce alla scuola, che è stata intitolata a “Giulia Galiotto e vittime del femminicidio”. Il taglio del nastro è stato affidato al sindaco di Prignano, Mauro Fantini, accompagnato per l’occasione da Giuliana Marchetti, dirigente scolastico e assessore all’istruzione del Comune di Prignano, Giovanna Ferrari madre di Giulia Galiotto, Gian Domenico Tomei presidente della Provincia di Modena, Barbara Lori assessore regionale a Montagna, Programmazione territoriale e Pari opportunità.

Il nuovo polo scolastico di Pigneto si estende su 579 metri quadrati di superficie e ha richiesto complessivamente un investimento di 1.179.000 euro, sul quale è intervenuto il Ministero della Pubblica Istruzione con contributo di 512.000 euro. Tra le sue varie dotazioni, l’edificio avrà a disposizione anche un defibrillatore automatico, donato dai Volontari della Sicurezza di Prignano (la cerimonia di consegna è avvenuta sempre ieri mattina). Il progetto della scuola è stato realizzato da Giuseppe Gervasi, titolare di Archilinea, a cui è stata affidata anche la direzione dei lavori del nuovo polo scolastico.

“E’ stata una bellissima giornata – ha commentato il sindaco Mauro Fantini – con una partecipazione corale e molto sentita da parte della frazione di Pigneto e di tutta la comunità prignanese. Ringrazio ancora una volta tutti coloro che hanno contribuito e collaborato alla realizzazione di questo nuovo polo scolastico, che fin da subito assume una doppia valenza educativa grazie all’intitolazione della strada di accesso alla memoria di Giulia Galiotto e di tutte le vittime di femminicidio. Rimarrà infatti per sempre un luogo di educazione non solo per i bambini, ma anche di riflessione per gli adulti su un tema sempre più drammatico e presente nella società di oggi, quale è quello della violenza alle donne”.

Oltre al primo cittadino sono intervenuti tra gli altri alla cerimonia inaugurale anche l’assessore alla Montagna e alle Pari Opportunità della Regione Emilia Romagna, Barbara Lori, che ha ricordato come la scelta coraggiosa compiuta nell’intitolazione della strada di accesso al polo scolastico rappresenti il farsi carico di questo tema drammatico da parte della comunità. Ancora la Lori ha poi rimarcato l’importanza di aprire scuole in montagna, ancor più in un periodo post-pandemico. La dirigente scolastica e assessore all’istruzione del Comune di Prignano, Giuliana Marchetti, ha evidenziato le caratteristiche strutturali della nuova scuola, come l’ampio spazio centrale, la grande luce e le porte/finestra permettano un tipo di didattica innovativa e perfettamente integrata con l’ambiente naturale in cui è costruita la scuola. Il presidente della Provincia di Modena, Gian Domenico Tomei, ha rimarcato l’importanza del lavoro delle pubbliche amministrazioni nel costruire luoghi comunitari e spazi educativi che, come le scuole, sono rivolti ai giovani e quindi al futuro. Toccante e lucido è stato poi l’intervento di Giovanna Ferrari, madre di Giulia Galiotto, che ha segnalato come la violenza sulle donne si manifesti spesso in ambienti tradizionali considerati “sani”, e ha evidenziato la necessità di un cambiamento culturale che parta dalla scuola, ma che deve coinvolgere l’intera società.

Molto apprezzati da tutti i presenti sono stati anche i dipinti interni al polo scolastico, realizzati dall’artista prignanese Chiara Bonini.

La banda municipale “M. Novaro” di Prignano ha allietato e conferito solennità alla giornata, che si è conclusa con il rinfresco a cura dei volontari della Parrocchia di Pigneto.