E’ stato sottoscritto il rinnovo dell’integrativo alla Borghi Impianti spa, una storica realtà di Castello d’Argile che realizza prodotti di componentistica per il settore automotive e movimento terra, che occupa circa 160 lavoratori/trici, tra cui molte donne e molti giovani.
In primo luogo, in questo rinnovo si è sottoscritto un importante capitolo riguardante le relazioni sindacali che prevedono passaggi informativi riguardanti l’occupazione, gli investimenti e la loro destinazione, i programmi formativi, l’organizzazione e gli orari di lavoro.

“In materia di salute e sicurezza – spiega Fiom Cgil Bologna – è stato previsto un capitolo apposito in cui, su vestiario e dispositivi di protezione individuale, si prevede, oltre all’immediata fornitura completa nel momento di ingresso in azienda, la loro sostituzione dovuta all’usura. Inoltre, per tutto il personale neoassunto (nonché per i lavoratori in somministrazione) sarà prevista, di concerto con la Rsu, una formazione in materia di sicurezza sul lavoro, in occasione della quale saranno anche illustrati i contenuti del contratto di lavoro (CCNL e contrattazione aziendale).
Ai lavoratori che abbiano figli di età inferiore ai 14 anni o con handicap l’Azienda valuterà la
possibilità di un regime di orario flessibile nel caso in cui il lavoratore non sia nelle condizioni di poter garantire il rispetto del normale orario di lavoro. Sono inoltre introdotti permessi per visite mediche e per il tempo di viaggio.
Per quanto riguarda lo straordinario l’Azienda riconosce una maggiorazione per tutte le ore
straordinarie, indipendentemente da quando sono prestate, pari al 65%.
L’orario di lavoro a turni è di 7.30, con mensa a fine turno, ma con 2 pause retribuite di 10 minuti all’interno del turno (2 pause da 5 minuti per i normalisti) e con l’accantonamento di 10 minuti in conto ore indipendentemente dalle ore prestate. I lavoratori matureranno inoltre i suddetti 10 minuti anche se assenti dal lavoro per un massimo di 10 giorni lavorativi.
Per quanto riguarda la Parte economica, viene concordato il Premio di Risultato massimo
erogabile a tutti i lavoratori pari ad Euro 1850 (riparametrato al 4 livello) e si prevede un acconto a settembre di ogni anno pari a euro 600. In materia di PDR è anche prevista una Commissione Tecnica Bilaterale paritetica.
A scadenza dell’accordo (31 dicembre 2024) l’Azienda dovrà comunque garantire negli anni
successivi un erogazione di almeno euro 600, assorbibili esclusivamente da erogazioni superiori di Premio di Risultato” – conclude la Fiom Cgil di Bologna.
I contenuti dell’ipotesi di accordo sono stati approvati dai lavoratori con il 75% di voti favorevoli.