Copyright e autore Brancolini Roberto

Per oltre mille bambini delle scuole primarie di Modena ha preso il via nella mattinata di oggi 4 ottobre il pre-scuola, la possibilità cioè di arrivare dalle 7.30 alle 8.30, cioè prima dell’avvio dell’attività didattica, per conciliare i tempi della scuola e del lavoro dei genitori. A poche settimane dall’avvio del nuovo anno scolastico e nonostante le disposizioni anti Covid con la conseguente organizzazione in sezioni bolla, la scuola si assesta sulla nuova normalità riattivando servizi importanti per l’organizzazione familiare.

Sono complessivamente 1.032 le domande di iscrizione al pre-scuola giunte quest’anno dalle famiglie con bambini che frequentano le primarie, con un incremento di oltre il 20 per cento rispetto allo scorso anno, quando le richieste furono 820. Il Comune di Modena ha messo a disposizione 63 operatori al fine di garantire l’osservanza delle linee guida licenziate dalla Regione a fine settembre e integrate a inizio ottobre, che prevedono un rapporto operatore alunno di 1 a 16 (prima del Covid era di un operatore ogni 25 bambini). Quindi con un significativo sforzo organizzativo e di concerto coi dirigenti scolastici degli Istituti comprensivi, le domande sono state tutte accolte e il servizio è partito in 26 scuole primarie. Gli alunni che ne usufruiscono attendono di entrare in aula, indossando la mascherina, insieme al loro gruppo\classe in una zona contrassegnata di un’ampia area comune, distanziati dagli altri gruppi e sotto l’occhio vigile del personale incaricato.
Solo in una scuola le richieste sono state meno della metà del limite minimo di 10 e non si è potuto attivare il servizio che potrebbe però partire in un momento successivo, nel caso giungano altre richieste: da giovedì 7 ottobre sarà possibile, infatti, presentare domanda fuori termine. La tariffa per il servizio è pari a 150 euro all’anno e sono esclusi dal pagamento i bambini che usufruiscono del trasporto scolastico comunale.
Il pre-scuola è invece gratuito per i bambini della scuola d’infanzia. In quelle comunali, della Fondazione Cresciamo e convenzionate è stato garantito dal primo giorno di apertura attraverso una diversa organizzazione oraria del personale, conseguente allo scaglionamento degli ingressi organizzato per il contenimento della pandemia già dallo scorso anno.
Per l’infanzia statale, complice anche l’orario d’ingresso anticipato alle ore 8, rispetto alla primaria, le domande sono state appena una cinquantina e il pre-scuola funziona soltanto in un paio di scuole. Nell’infanzia statale, infatti, il numero minimo per l’attivazione del servizio scende a cinque bambini per sezione/bolla, ma non si possono raggruppare bambini di sezioni diverse in spazi comuni; anche in questo caso dal 7 ottobre sarà però possibile presentare domanda fuori termine.
In aumento anche le richieste per il servizio di prolungamento orario fino alle ore 18 per i bambini che frequentano i nidi e le scuole di infanzia del Comune, della Fondazione Cresci@mo e di alcuni servizi convenzionati.
Le domande giunte entro il termine del 20 settembre sono state 150 per i nidi e 160 per le scuole d’infanzia, ma il prolungamento si è potuto attivare solo in 23 sezioni di scuola d’infanzia e in altrettante di nido, nonostante il limite minimo di richieste, per questa fascia d’età, scenda ulteriormente a tre bambini per sezione. Pesa, infatti, il vincolo inderogabile della sezione bolla disposto dalle Linee guida in materia di sicurezza per rischio Covid-19 e l’impossibilità di usare un’area comune per più gruppi bolla, poiché il prolungamento deve continuare a svolgersi nell’ambito della sezione evitando scambi o contatti con altri gruppi.
Se quindi il prolungamento è intanto partito nei servizi dove il numero delle iscrizioni lo consentiva, in considerazione delle situazioni in cui famiglie non possono usufruirne pur avendone bisogno, l’amministrazione comunale ha già deciso di riaprire quanto prima il bando per raccogliere nuove domande.