Francesco Ubertini è il nuovo presidente dell’International Foundation Big Data and Artificial Intelligence for Human Development – IFAB.

La Fondazione è nata nel 2020 dalla volontà della Regione Emilia-Romagna di rafforzare il legame fra mondo scientifico, accademico e dell’impresa su ricerca e progetti di innovazione tecnologica, per contribuire all’obiettivo di uno sviluppo umano sostenibile, sancito anche nel Patto per il Lavoro e per il Clima siglato dalla Regione stessa con tutte le parti sociali. Atto costitutivo di IFAB è la legge regionale 7/2019 su ‘Investimenti della Regione Emilia-Romagna in materia di Big Data e intelligenza artificiale, meteorologia e cambiamento climatico’, con la quale si rafforzava anche il progetto del Tecnopolo di Bologna, dove è già operativo il Data Center del Centro meteo europeo, arriverà il supercomputer europeo Leonardo, Agenzia Italia Meteo e troveranno sede tutte i principali enti scientifici e della ricerca nazionali, fra cui la stessa IFAB

Ubertini, rettore dell’Università di Bologna, è anche presidente del CINECA, il Consorzio Interuniversitario, punto di riferimento a livello nazionale per l’innovazione tecnologica e il supercalcolo, gestore dei supercalcolatori del tecnopolo bolognese.

“E’ un onore per me essere chiamato a presiedere IFAB, autorevole interlocutore internazionale e attore radicato in un territorio che negli anni è diventato un vero e proprio hub europeo su Big data e AI, grazie allo sviluppo del Tecnopolo di Bologna- afferma Ubertini-. La rapida e pervasiva trasformazione digitale e l’esplosione nella produzione di dati pongono di fronte a noi grandi sfide, ma anche enormi opportunità che dobbiamo essere in grado di cogliere in forte sinergia tra pubblico e privato, tra mondo della ricerca e mondo delle imprese”.

La capacità di integrazione tra sistema scientifico, apparati produttivi e pubblica amministrazione è più cruciale che mai. Nella capacità di questi soggetti di fare sistema, condividendo competenze e approcci, risiede infatti la principale prospettiva di rilancio del sistema produttivo europeo e di risposta ad alcune sfide globali con ricadute decisive sulla nostra società.

“Abbiamo voluto la nascita di IFAB per avere gli strumenti attraverso i quali leggere il presente e costruire un futuro nuovo, con al centro uno sviluppo umano sostenibile – sottolinea Bonaccini -. E lo abbiamo fatto a metà 2019, quando in Assemblea legislativa approvammo la legge regionale che presentammo come Giunta sugli investimenti della Regione in materia di Big Data e intelligenza artificiale, meteorologia e cambiamento climatico, un via libera all’unanimità che dimostrò ancora una volta la capacità di fare sistema, la stessa che ci ha portato a condividere con tutte le parti sociali il Patto per il Lavoro e per il Clima. Oggi la Data Valley dell’Emilia-Romagna, con il Tecnopolo di Bologna e la Rete regionale dell’Alta tecnologia, è una piattaforma di saperi, conoscenze e capacità di supercalcolo al servizio del nostro territorio e del Paese: ancor di più con la nomina di Francesco Ubertini, IFAB potrà dare un contributo fon damentale per la transizione verso la piena sostenibilità ambientale, sociale ed economica”.

Dalla Regione e dai vertici di IFAB il grazie al presidente uscente, Pier Luigi Ongania, che l’ha accompagnata nei primi due anni di attività.