L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), calcolato nel mese di ottobre 2021 sul territorio comunale di Modena, risulta in aumento (+ 3 per cento) sia su base tendenziale annua sia (+ 0,5 per cento) su base congiunturale rispetto al mese di settembre. È quanto emerge dal calcolo dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), sulla base dei prezzi rilevati sul territorio dal servizio Statistica comunale, secondo le disposizioni Istat. Il trend si conferma, quindi, in forte ascesa, con elettricità e gas di rete che continuano a trainare una decisa spinta inflazionistica.

Gli indici dei prezzi al consumo di ottobre 2021 sono stati elaborati nel contesto delle misure adottate con il Dpcm per contrastare la nuova ondata della pandemia; da segnalare il fatto che, già dalla fine di maggio, la progressiva riduzione della gravità dell’emergenza sanitaria e la riapertura graduale della maggioranza delle attività commerciali di offerta di beni e servizi di consumo hanno limitato le criticità dei mesi precedenti, a partire da una netta diminuzione del numero di mancate rilevazioni che aveva raggiunto il picco nel mese di aprile 2020.

In particolare, in ottobre risultano in aumento congiunturale le divisioni: abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+4,7%); trasporti (+0,7%); servizi sanitari e spese per la salute (+0,5%); mobili, articoli e servizi per la casa (+0,4%); altri beni e servizi (+0,1%). Si registra, invece, un calo per: servizi ricettivi e ristorazione (-1,4%); comunicazioni (-1,3%); istruzione (-0,8%); ricreazione, spettacoli e cultura (-0,4%); prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,2%); abbigliamento e calzature (-0,2%); bevande alcoliche e tabacchi (-0,1%). Nessun settore di spesa risulta invariato.

Sempre nello stesso periodo, i dati per tipologia di prodotto registrano un valore congiunturale in rialzo (+1,3%) sul totale dei beni, un andamento che deriva dalla forte crescita degli energetici (+7,7%), mentre calano leggermente (-0,1%) gli alimentari e restano fermi i tabacchi. In flessione i servizi (-0,4%), a causa del calo dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-1,0%) e di quelli relativi ai trasporti (-0,8%).

La divisione Abitazione, acqua ed energetici è quella che mostra l’aumento percentuale più rilevante (+4,7%), dovuto a una decisa accelerazione dei prezzi dell’energia elettrica e del gas di rete, che agisce, sempre di più nelle ultime mensilità, da traino per l’intero indice dell’inflazione. In crescita anche la divisione Trasporti (+0,7 per cento) per il continuo aumento dei prezzi di carburanti, automobili e biciclette; è più eterogenea, invece, la curva sul trasporto passeggeri: mentre il trasporto marittimo e su rotaia è positivo, il trasporto aereo marca un netto calo rispetto a settembre. I Servizi sanitari e spese per la salute registrano un rialzo generalizzato (+0,5), principalmente per i servizi ospedalieri e dentistici, oltre che sui prodotti farmaceutici. In aumento anche Mobili, articoli e servizi casa (+0,4%): si tratta di una mensilità positiva per la divisione, spinta dai rialzi su mobili, arredi e piccoli e grandi elettrodomestici, mentre sono in calo i beni non durevoli per la casa e sono stabili i servizi di pulizia e manutenzione. In modesto aumento (0,1%) gli altri beni e servizi, in particolare per i rialzi su gioielleria, effetti personali e apparecchi elettrici per la cura della persona.

La divisione che nel mese di ottobre 2021 segna il calo più significativo (-1,4%) è Servizi ricettivi e ristorazione, con la classe di spesa di ristoranti e bar, la più “pesante” della categoria, che si conferma in leggera crescita, mentre i servizi di alloggio subiscono una decisa frenata, determinando la flessione generale. Calo piuttosto marcato anche per la divisione Comunicazioni (-1,3%) dovuto alla diminuzione delle spese per gli apparecchi telefonici, mentre sono stabili i servizi di telefonia e quelli postali. In discesa anche l’Istruzione (-0,8%), per il calo dei prezzi per l’istruzione universitaria a fronte di un lieve aumento per i corsi di formazione, e Ricreazione, spettacolo, cultura (-0,4%), con andamenti ben differenziati all’interno della categoria: se giochi e giocattoli, servizi culturali, libri e periodici sono in crescita, il calo di computer e pacchetti vacanza determina la flessione generale. In modesta decrescita anche le divisioni Abbigliamento e calzature (-0,2%), per il calo dei prezzi di indumenti e calzature; Alimentari e bevande analcoliche (-0,2%) con frutta e dolciumi in rialzo e pane, carni e latticini in flessione; Bevande alcoliche e tabacchi (-0,1) che vede un calo di birre e alcolici mentre restano stabili vini e tabacchi.

Sul sito del Servizio statistica del Comune (www.comune.modena.it/servizio-statistica/pagine-tematiche/prezzi) sono consultabili anche i dati sull’inflazione dei mesi precedenti.