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Dopo 14 anni di attività – fu istituita nel 2007 quale Fondazione di partecipazione – la Fondazione per lo Sport del Comune di Reggio Emilia si prepara a una importante riforma, che riguarda la revisione dello Statuto e conseguenti modifiche del Protocollo d’intesa con la stessa Amministrazione comunale.

Accrescere la partecipazione, l’efficacia e l’efficienza dell’organismo, accrescendo fra l’altro le responsabilità della Fondazione in termini di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti sportivi che fanno capo alla sua gestione, sono gli obiettivi principali della riforma, avviata dall’Amministrazione e presentata nelle sue parti principali dall’assessora allo Sport Raffaella Curioni e dal presidente della Fondazione Mauro Rozzi nel corso della Commissione consiliare di ieri sera.

 

HANNO DETTO – “Questa riforma, auspicata per altro da tempo dal mondo sportivo e sottolineata da una mozione approvata dal Consiglio comunale, è un passaggio di grande importanza per lo Sport, vero bene pubblico della nostra città – dichiara l’assessora Raffaella Curioni – La Fondazione per lo Sport, che raccoglie circa 120 aderenti, si è dimostrata un punto di riferimento, dalla sua costituzione ad oggi, per associazioni e società sportive ad ogni livello. E’ tempo ora di aggiornarne vari aspetti sia statuali sia operativi, al fine di adeguare questo soggetto al nuovo quadro normativo, conferendogli maggiore autonomia e incisività; ai nuovi bisogni dello Sport in termini di partecipazione e rappresentanza; e alle esigenze di operatività e capacità del Comune, e quindi della stessa Fondazione, di incidere sulla qualità degli impianti tramite manutenzioni sempre più puntuali ed efficaci. Lo Sport è al centro della vita della nostra città – dalla formazione alla cultura, dall’educazione all’integrazione, oltre che ovviamente nell’attività motoria – e questa riforma serve a mantenerlo tale e anzi a renderlo ancor più protagonista

“La cura degli spazi e dei luoghi sportivi – conclude l’assessora – diventa elemento strategico per portare a compimento l’obiettivo della funzionalità, efficienza e modernizzazione dell’impiantistica interpretando così anche il segno visibile di questa nuova stagione di pianificazione strategica di Sport e Città”.

“Lo sport, si sta modificando molto rapidamente, nei suoi significati più attuali e in una nuova dimensione organizzativa – dice il presidente della Fondazione per lo Sport, Mauro Rozzi – Nuovi riferimenti istituzionali, nuovi obiettivi e una dimensione sempre più rivolta al sociale, alla salute, al benessere hanno reso opportuna una revisione della Fondazione per lo Sport. Sono stati mesi difficili e complicati, nei quali tutta la Fondazione con il suo personale si è messa a disposizione del mondo sportivo, aiutandolo a superare difficoltà inedite ma, in questo momento di ripartenza e di riorganizzazione, è altrettanto importante avere gli strumenti adeguati per le proposte e azioni ambiziose che sono state raccolte con il Piano strategico.

“In questo senso – aggiunge il presidente – vedo positivamente l’evoluzione della Fondazione, fortemente voluta dall’Amministrazione comunale, come un impegno forte verso il mondo sportivo. Un segno di grande riconoscimento e valore. Tutto il Consiglio di gestione è impegnato in questa importante sfida che, permetterà di rispondere alle nuove esigenze ma, soprattutto, di affrontare quelle sfide importanti che oggi ci vengono chieste, sia in ambito sportivo che di promozione motoria e del benessere. Una trasformazione che fa evolvere e rafforzare la Fondazione per lo Sport del Comune di Reggio Emilia”.

 

LA RIFORMA IN TRE PASSAGGI – I tre diversi passaggi della riforma della Fondazione per lo Sport, concordati e discussi con il mondo sportivo reggiano sono:

·         Assetto statutario: Presidenza, Direzione ed Organi della Fondazione.

Un aggiornamento dello Statuto volto a dare più autonomia di indirizzo, proposta e controllo al Consiglio di gestione della Fondazione (espressione dell’Amministrazione comunale e del mondo sportivo), al Comitato di indirizzo (espressione degli enti di promozione sportiva, del Coni e del Cip) ed al Presidente, nomina fiduciaria del sindaco ed in coordinamento con l’assessore delegato allo Sport, con un ruolo propositivo e di intervento all’Assemblea dei partecipanti.

Lo Statuto inoltre mette in capo al Presidente della Fondazione per lo Sport la nomina del Direttore della Fondazione stessa che lo incaricherà utilizzando i criteri di una selezione pubblica per titoli e colloquio per un periodo massimo di tre anni che potrà essere rinnovato o prorogato alla scadenza da deliberazione del Consiglio di gestione per un periodo complessivo comunque non superiore ai cinque anni.

·         Efficacia: cura impiantistica diretta. Il secondo obiettivo della riforma sarà quello di attualizzare e modificare il Protocollo d’intesa tra Fondazione e Amministrazione comunale, che nella sua rielaborazione affiderà la cura dell’impiantistica di base, sia ordinaria che straordinaria, alla Fondazione stessa mantenendo, invece, in capo all’Amministrazione comunale, la progettazione e la realizzazione di nuova impiantistica sportiva che necessita di competenze, processi organizzativi e risorse più complessi e rilevanti.

·         Efficienza: organizzazione tecnica. Il terzo obiettivo sarà revisionare l’intera organizzazione tecnica della Fondazione per lo Sport con nuovi inserimenti di personale specializzato, al fine di dare seguito ai due precedenti obiettivi della riforma.

L’intento di valorizzare ruolo, autonomia e capacità di indirizzo della Fondazione così rinnovata e riorganizzata dovrà in conseguenza trovare compimento anche in un aumento delle risorse disponibili, da parte dell’Amministrazione comunale.

 

PERCHÉ UNA FONDAZIONE PER LO SPORT – La Fondazione per lo Sport del Comune di Reggio Emilia è stata costituita nel 2007, su impulso dell’Amministrazione comunale e di concerto con il mondo dello Sport della città, con lo scopo sociale di dar vita ad un “soggetto sportivo” partecipato dall’Amministrazione comunale come socio fondatore e da soggetti privati – tra cui in primo luogo i soggetti sportivi dilettantistici presenti sul territorio – per realizzare politiche sportive condivise, finalizzate al raggiungimento di obiettivi di ottimizzazione dell’impiantistica sportiva ed al sostegno ad una concezione dello Sport, inteso come strumento di educazione e formazione personale e sociale.

La Fondazione di partecipazione è lo strumento giuridico più idoneo al perseguimento degli obiettivi indicati, poiché si pone come figura intermedia tra le fondazioni e le associazioni, coniugando l’aspetto patrimoniale, proprio delle prime con quello personale delle seconde.

Ad oggi le società sportive aderenti sono 120, a conferma del fatto che si è trattato di un modello originale che ha consentito alle società di fornire un apporto diretto e partecipativo.

 

SPORT IN NUMERI – Alcuni dati sullo Sport a Reggio Emilia possono spiegare ulteriormente il ruolo e il lavoro della Fondazione.

Negli impianti sportivi del Comune nel 2019 (ultimo periodo di attività standard, cioè pre-Covid) si sono registrati circa 1.225.000 accessi.

 

Gli impianti sportivi in città sono 120:

·         14 impianti maggiori e piscine

·         8 palestre extrascolastiche

·         42 palestre scolastiche

·         19 campi sportivi

·         37 impianti a libera fruizione.

Di questi 70 sono attualmente in carico alla Fondazione per lo Sport.

 

In tema di risorse, la quota associativa media degli ultimi anni erogata dal Comune alla Fondazione è stata di circa di circa 1,5 milioni di euro l’anno, dei quali il 40% impegnati in riqualificazioni e manutenzioni degli impianti.

 

LO SPORT COME ‘VEICOLO SOCIALE’ – La politica per lo Sport a Reggio Emilia tende, nell’attuale mandato amministrativo, a proporre la pratica sportiva come leva strategica per costruire coesione sociale, senso di comunità, favorire l’inclusione e il rispetto delle regole. Lo Sport infatti è il “luogo” ideale per creare contesti tesi a prevenire e contrastare anche il disagio sociale, il bisogno di relazione e la costruzione di legami di comunità. Lo Sport può creare o potenziare reti di prossimità, creando comunità accoglienti e responsabili; è strumento di educazione e crescita personale e collettiva, oltre che di benessere e salute.

Questo approccio si basa su nuova idea di Sport, che sarà il filo rosso della politica sportiva comunale dei prossimi anni: lo Sport al centro della vita della città come protagonista del cambiamento; lo Sport come strumento di promozione di stili di vita sani, come strumento di salute che contrasta e previene patologie legate alla sedentarietà ed alla cattiva alimentazione; lo Sport come cultura, educazione, integrazione ed inclusione.

 

PARTECIPAZIONE E OBIETTIVI STRATEGICI – Per promuovere questa nuova visione serve valorizzare il coinvolgimento, la coprogettazione ed il protagonismo sociale, che il mondo dell’associazionismo sportivo può e deve mettere in campo, per uno Sport diffuso, per ogni età, per persone e famiglie.

In questa direzione va il Piano strategico dello Sport 2021-2030, il più importante strumento di programmazione delle politiche e degli investimenti in ambito sportivo che l’Amministrazione approverà prossimamente e che è frutto di un percorso di partecipazione avviato nell’aprile 2021 dal Comune di Reggio Emilia e dalla Fondazione per lo Sport. L’intento principale del Piano è mettere al centro la cultura sportiva ed i valori dello sport come elemento fondamentale di costruzione di una idea di città in cui lo stile e la qualità della vita, il benessere della persona ed in generale della comunità diventino il tratto distintivo della Reggio Emilia del futuro. Una città in cui lo Sport sia in grado di promuovere, anche attraverso forme educative, non solo la salute ma anche valori, comportamenti, occasioni di inclusione e costruzione di comunità.

Nell’ottica del nuovo Piano strategico la promozione di una cultura diffusa dello Sport va di pari passo con la cura dei luoghi dedicati alla pratica sportiva, in termini di riqualificazione ed ampliamento della dotazione impiantistica, sia strutturale che informale nelle diverse zone della città proprio per facilitarne l’accesso a tutti.

Il Piano strategico dello Sport infatti si propone entro il 2030 i seguenti obiettivi:

·         promuovere una cultura sportiva diffusa

·         riqualificare gli impianti sportivi di base ed aumentarne accessibilità e fruizione

·         valorizzare l’uso sportivo di parchi pubblici ed impiantistica informale dei quartieri

·         aumentare la dotazione di impiantistica sportiva con nuovi spazi dedicati

·         promuovere ed organizzare eventi e manifestazioni sportive

·         far diventare Reggio Emilia città di riferimento nazionale per gli eventi sportivi giovanili e per l’attività sportiva delle persone con disabilità.

Il percorso dello Sport dunque è tracciato e la Fondazione non può non esserne il “veicolo” più significativo.

Il 30 novembre prossimo, in un’assemblea pubblica con il mondo sportivo, il sindaco Luca Vecchi, l’assessore allo Sport Raffaella Curioni ed il presidente della Fondazione Mauro Rozzi apriranno un ulteriore momento di confronto con le società sportive e gli enti gestori, per presentare i nuovi indirizzi delle politiche pubbliche dedicate allo Sport che questa importante riforma vuole realizzare entro la fine del mandato amministrativo.