Le minacce al Presidente Stefano Bonaccini ad opera di un gruppo No Vax e promotore di iniziative No Green Pass sono ignobili e scandalose. Ma non intimoriscono sicuramente né il nostro Presidente, a cui rinnoviamo ancora una volta la nostra solidarietà e stima per quanto sta facendo per la tutela della salute e la gestione dell’emergenza, né chi ogni giorno per vocazione e professione lavora per arginare gli effetti devastanti del covid sulla sanità e sull’economia. Così Marcella Zappaterra, Capogruppo Pd Assemblea Legislativa Emilia-Romagna.

Le minacce arrivano da un gruppo Telegram che paradossalmente si chiama “Basta dittatura”: qui l’unica dittatura che va contestata è quella della disinformazione e della deresponsabilizzazione da parte di chi rifiuta la scienza e la tutela collettiva. “Siamo alle solite deliranti e gravissime minacce no vax, a Stefano Bonaccini va la solidarietà e la vicinanza di tutta la Cisl. Ancora una volta, con le minacce e la condivisione su Telegram sia del numero di telefono sia dell’indirizzo di casa del Presidente della Regione Emilia Romagna, si è oltrepassato ogni limite. Basta vagheggiamenti, questa è l’ora della responsabilità e dell’unità delle nostre comunità, solo così potremo rispondere con fermezza a chi vuole biecamente sfruttare un momento drammatico come quello che stiamo vivendo per infondere paura e panico”. Dichiarazione di Filippo Pieri (Cisl E-R)

“A Stefano Bonaccini un abbraccio e piena solidarietà per le minacce subite.
La pubblicazione dei suoi contatti personali su un profilo della galassia No Vax è un atto vile e pericoloso. Continueremo tutti a fare il nostro dovere senza farci intimidire da questo neo squadrismo digitale”. Così il Sindaco di Bologna, Matteo Lepore.

 

Da un lato abbiamo il presidente dalla Regione Emilia Romagna, da ormai due anni in trincea nella lotta alla pandemia, che subisce ancora una volta minacce da un gruppo di no vax e dall’altro, con i casi e le ospedalizzazioni che tornano a salire, ci troviamo l’assessore all’Istruzione del Comune di Sassuolo che propone di organizzare nelle scuole conferenze in cui i relatori dovrebbero proporre agli studenti punti di vista alternativi riguardo lo stato di emergenza portato dal Covid-19.

“La scienza non si discute, si confuta se caso – afferma il segretario Pd Davide Fava -. Una teoria viene dimostrata o smentita con esperienze e prove sperimentali non con il voto o i ‘mi piace’. Se non si parte da qui non è possibile avere un terreno di confronto e discussione e il parere di chi si informa sui social vale come quello di chi ha lavorato e studiato per trovare quelle prove sperimentali che il metodo scientifico necessita. La scienza non è democratica ma si basa sulla dimostrazione delle tesi. Come Partito democratico della provincia di Modena esprimiamo solidarietà al presidente Stefano Bonaccini vittima di un atto grave che non va sottovalutato, ed esigiamo al contempo che anche i partiti di destra prendano nettamente le distanze dalle parole dell’assessore Ruini, un amministratore inadeguato al suo ruolo che deve dimettersi o essere indotto a farlo”.