Nessun taglio sul personale sanitario da parte della Regione Emilia-Romagna, che in questi anni, e ancor più dall’inizio dell’emergenza sanitaria, ha investito in maniera massiccia sul rafforzamento dell’organico degli ospedali e dei luoghi di cura, sia in termini numerici che di qualità del rapporto di lavoro. A partire da chi era già in prima linea a servizio della sanità regionale per la salute dei cittadini, valorizzandone l’esperienza maturata.

A testimoniarlo sono i numeri, con oltre il 170% del turnover assicurato negli ultimi due anni, e circa 23mila assunzioni fatte in sanità nel quinquennio 2016 e il 2020. Nella prima parte del 2021, inoltre, le assunzioni sono state oltre 5.000.

Lo chiarisce l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, in relazione alla circolare sul Piano dei fabbisogni di personale inviata dalla Direzione generale alle Aziende sanitarie, annunciando la disponibilità di un incontro con le Organizzazioni sindacali, a cui oggi stesso l’assessore ha scritto.  

“La nostra Regione investe da anni nella risorsa più preziosa che ha: gli uomini e le donne che rendono il nostro servizio sanitario quello che è. Lo abbiamo fatto in tutti questi anni e tanto più durante la pandemia- afferma Donini– assumendo nuove persone e stabilizzando quelle che già c’erano, come dimostrano i dati. Non smetteremo certo adesso. Alla luce delle risorse assegnate dal Governo, e in attesa della futura assegnazione per il 2022 e 2023, la Direzione generale ha diramato questa circolare per la necessità di tenere la spesa sotto controllo e assicurare tutto il possibile alla gestione dell’emergenza, che purtroppo non è finita. In ogni caso oggi stesso abbiamo scritto ai sindacati, dando disponibilità ad incontrarli”.

Inoltre, Donini precisa “che le indicazioni relative alle assunzioni contenute nella circolare inviata alle Aziende sanitarie sono valide fino al prossimo 31 dicembre e che, in ogni caso, non riguardano la campagna vaccinale in corso e situazioni in cui si riscontrino evidenti carenze di organico, prima fra tutte quelle relative ai pronto soccorso”.