“Il SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), Sindacato più rappresentativo per la Polizia Locale Italiana, preso atto di quanto apparso oggi su un quotidiano locale da parte di un sindacato che per cercare la ribalta pone l’accento su una piccola goccia del mare dei problemi che investono la Val d’Enza.

E’ sbagliato cercare la ribalta mediatica sulle spalle negli Agenti, ma evidentemente cosa ci si può aspettare da parte di chi non conosce la storia di questa Unione?

Da tempo immane il SULPL sta cercando di portare all’attenzione dell’opinione pubblica quanto sta avvenendo e le diverse problematiche irrisolte, che investono il Corpo di Polizia Locale.

Le assunzioni sono il nodo più grande ad oggi irrisolto, e seppur le recenti 5 assunzioni diano un po’ di respiro, siamo ben lontani dagli standard regionali di circa 48 operatori, e soprattutto non è stato risolto il nodo della mancanza degli Ufficiali, ad oggi infatti si contano in servizio solo 3 Ufficiali, quanto dovrebbero essercene almeno il doppio.

Tutto questo crea evidenti difficoltà nella gestione organizzativa del Comando.

Sul fronte contrattuale la tardiva approvazione del bilancio anno 2020 ha prodotto problematiche nel pagamento delle competenze stipendiali sul Fondo di produttività, ma grazie all’intervento dei Sindacati (CSA escluso) il problema è poi stato risolto.

Problemi persistenti vi sono stati sugli ordinativi delle divise, e sugli straordinari, sulle indennità di ordine pubblico ecc.., sulla sede di San Polo d’Enza, sulla liquidazione della pensione integrativa, tutte problematiche che l’amministrazione ben conosce e che il SULPL denuncia ormai da mesi.

Auspichiamo quindi che diano un deciso cambio di passo, rilanciando un Corpo che in questi anni è stato lasciato troppo a se stesso, e che in pandemia ha visto garantire i servizi di ordine pubblico con dedizione e spirito di tutti gli Agenti che con poche unità effettuavano i controlli richiesti dallo Stato.

Stato che ora chiede un ulteriore impiego della Polizia Locale anche in provincia di Reggio Emilia per il controllo del super green pass, motivo per cui come SULPL ci siamo già attivati per riconoscere a livello nazionale una riforma di categoria che possa equipararci alle Forze di Polizia Statali, e a livello territoriale il riconoscimento dell’indennità di ordine pubblico che deve essere autorizzata dalla Prefettura di Reggio Emilia.

Forse il buono pasto è la punta dell’iceberg, sotto ci sono un mare di problemi che il SULPL da tempo denuncia, ma qualcuno ha pensato di cercare visibilità sulle spalle degli Agenti.

I problemi sono tanti e come SULPL continueremo a denunciarli, ma prendiamo le distanze da chi si sveglia a pochi mesi dalle elezioni delle rappresentanze sindacali utilizzando le divise per farsi campagna elettorale”.

(Luca Falcitano e Lorenzo Cristofaro, Coordinatori SULPL e DICCAP)