“Uno spazio pubblico rinnovato da godere, illuminato a festa sarebbe stato la scenografia perfetta per un Natale ormai alle porte. Anche il cantiere della cabina elettrica non ultimata sarebbe passato in secondo piano, ma non ci saremmo aspettati lo spettacolo tragicomico della gestione della cartellonistica, che in questi giorni ha dominato sui social. Le cronache e le segnalazioni, numerosissime, dei cittadini  testimoniano una situazione di caos e di disordine non gestito che ha rischiato di provocare non pochi disguidi alle macchine che circolano in Piazza Martiri Partigiani. Ed è forte il disagio lamentato dagli ambulanti che oltre alle difficoltà del cantiere infinito, si sono trovati i nuovi cartelli cementati negli spazi a loro assegnati” – dichiarano Mimma Savigni e Serena Lenzotti del Gruppo consigliare PD  al Comune di Sassuolo.

“La viabilità nei mesi scorsi è stata riaperta per step senza che fosse stata predisposta un’adeguata segnalazione:  e si è visto di tutto, con automobilisti che imboccavano in senso contrario la piazza perché disorientati; il parcheggio  è fuori controllo, ma la municipale non riesce a dare risposte univoche ai cittadini ( qualcuno si è sentito dire dagli agenti che ormai è un Far West…). Ci domandiamo se qualcuno della giunta fa ogni tanto un giro in piazza per rendersi conto della situazione: capirebbe il malessere dei cittadini” aggiungono Savigni e Lenzotti.

“Un’ultima riflessione: non è ancora stato pubblicato il nuovo piano sosta che prevede la regolamentazione della sosta a pagamento anche sulla piazza. Pur avendo chiesto la documentazione e pur avendola posta come questione in commissione nessuno ci ha risposto.  Però le macchinette ci sono e funzionano, e i cittadini ( quelli ligi al dovere) pagano, ma non sappiamo se la proroga con la ditta è stata stipulata. Non esiste nemmeno un’ordinanza del sindaco che va a “tamponare” questo limbo normativo. Quindi il comune incassa pagamenti non dovuti? E’ Natale, chiedere che tutto questo guazzabuglio abbia una fine è necessario, ma dato che siamo abituati a non ottenere risposta almeno un’assemblea pubblica che spieghi ai cittadini, ai residenti ai commercianti (e a noi) cosa accade la riteniamo doverosa”, concludono Mimma Savigni e Serena Lenzotti.