Non solo l’esperienza maturata con l’anzianità di servizio, ma anche un maggiore riconoscimento di qualità del lavoro realizzato, produttività, merito, validità della cosiddetta performance nell’organizzazione e nell’attività personale. E’ l’aspetto più innovativo del nuovo Contratto decentrato integrativo (Ccdi) dei circa 1.400 dipendenti del Comune di Reggio Emilia (dei quali 500 presso l’Istituzione Scuole e Nidi dell’infanzia), sottoscritto oggi nella sede del Municipio dal direttore generale Maurizio Battini, quale presidente della delegazione trattante di parte pubblica, e dai rappresentanti delle Organizzazioni sindacali, alla presenza dell’assessore al Personale, Nicola Tria e della dirigente del Personale Battistina Giubbani.

“Il nuovo Contratto – commenta l’assessore Tria – viene formalizzato al termine di un proficuo percorso di confronto tra le parti, basato su contenuti concreti, chiarezza e condivisione degli obiettivi da raggiungere. E’ il caso di dire che metodo di lavoro e sostanza dei temi trattati abbiano alla fine coinciso. E questo non può che riflettersi positivamente sull’esito finale, che riconosce e valorizza in forme nuove l’apporto professionale di ciascun dipendente e la sua capacità di partecipare e lavorare insieme in maniera coordinata, oltre a introdurre una ulteriore attenzione dell’Ente ai propri dipendenti come persone”.

Con questo accordo – che introduce fra l’altro misure di welfare, lavoro smart,  ausilio e ascolto per dipendenti in difficoltà – si allarga dunque il perimetro degli effetti della valutazione dei dipendenti e si conferisce alla valutazione delle performance un ruolo chiave per la funzionalità dell’Ente. Il nuovo Contratto punta a migliorare l’integrazione tra valutazione del dipendente e programmazione degli obiettivi, sia con la valutazione e misurazione dei risultati raggiunti dall’organizzazione, sia dei risultati raggiunti dai singoli dipendenti, per altro con un atteso ulteriore miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia del Comune di Reggio Emilia, che per altro quest’anno è risultato primo in una classifica nazionale sugli enti locali dedicata appunto alla qualità della ‘macchina’ amministrativa .

Perciò, si valorizzano le competenze individuali, la qualità del lavoro, la partecipazione al miglioramento delle prestazioni in termini di qualità.

L’Amministrazione comunale e i rappresentanti dei lavoratori eleggono i temi della flessibilità, della trasversalità e del lavoro di gruppo come paradigma del Contratto.

Il merito individuale deve diventare valore per il gruppo e soprattutto per l’ente, il ruolo dei singoli deve integrarsi con le esigenze e le responsabilità dell’organizzazione.

 

Le linee  di intervento nella costruzione del Contratto sono:

·         il salario accessorio legato alle indennità, confermato e semplificato sulla base delle mansioni effettivamente svolte (indennità legate alla particolarità delle mansioni, turni, reperibilità, particolari responsabilità), garantirà il differenziale retributivo tra i vari gruppi professionali;

·         la performance individuale, che valuti il contribuito dato dal singolo al raggiungimento degli obiettivi della struttura di riferimento è integrata da elementi che valutino non solo l’arricchimento del ruolo (specializzazione), ma anche l’allargamento del ruolo stesso (polifunzionalità);

·         il sistema di progressione orizzontale (passaggi di carriera del dipendente) tiene conto delle variabili di valutazione individuale, della crescita o dell’allargamento del ruolo, valorizzando e incrociando le dimensioni del sapere, del saper fare e del saper essere (collegamento tra i profili e gli step professionali), del contributo di ruolo di ciascuno alla performance e l’esperienza.

Ulteriori contenuti del Contratto sono:

·         uno Sportello dei dipendenti, quale misura organizzativa di sostegno ai dipendenti in difficoltà;

·         percorsi di formazione personalizzati (assessment) con affiancamento e sostegno dei lavoratori e valorizzazione dei lavoratori maturi e dei best performer;

·         lo Smart working che mette in relazione la conciliazione dei tempi di vita e il miglioramento dell’efficienza  e la performance dell’ente;

·         riordino della Reperibilità delle funzioni tecniche.