Tradizionale commemorazione di Cgil Cisl Uil domenica 9 gennaio 2022 del 72° anniversario dell’eccidio delle Fonderie Riunite di Modena, dove settantadue anni fa, il 9 gennaio 1950, la polizia uccise 6 operai durante la manifestazione per la riapertura della fabbrica.

L’appuntamento è alle ore 9.30 presso il cippo ai caduti delle ex Fonderie in zona Crocetta (cavalca ferrovia via C.Menotti/via Santa Caterina) nel rispetto delle normative anti covid, evitando rischio di assembramento dato lo spazio limitato in cui si svolge la commemorazione.

I segretari di Cgil Cisl Uil Daniele Dieci, Rosamaria Papaleo e Luigi Tollari, unitamente alle Autorità cittadine, deporranno corone di alloro in memoria dei 6 operai – Angelo Appiani, Renzo Bersani, Arturo Chiappelli, Ennio Garagnani, Arturo Malagoli e Roberto Rovatti – che morirono sotto i colpi della polizia durante lo sciopero generale proclamato dalla Camera confederale del Lavoro per chiedere la riapertura della fabbrica, contro la serrata e i licenziamenti massicci decisi dalla direzione delle Fonderie.

I fatti del 9 gennaio 1950 per la loro drammaticità segnano il culmine di un clima conflittuale nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro in provincia di Modena e in tutto il paese nel primo decennio del dopoguerra.

L’eccidio dei 6 lavoratori e il ferimento di altri 200 (molti dei quali per paura di essere fermati non si presentarono agli ospedali) segna la sproporzione tra la brutale repressione e la richiesta di libertà e democrazia avanzata a gran voce dalle lavoratrici e dai lavoratori modenesi.

Anche con il sacrificio di quelle vite umane e con quella dura stagione di lotte per i diritti, si avviò il difficile cammino della costruzione della democrazia industriale e del civile convivere democratico nella nostra provincia.

Cgil Cisl Uil promuovono anche un momento di riflessione nella giornata di martedì 18 gennaio  dal titolo “Dal 9 gennaio 1950 a oggi. Eredità e trasformazioni del lavoro tra Novecento e anni Duemila”.

L’iniziativa è in collaborazione con l’Istituto Storico, il Comune di Modena e il Comitato per la storia e le memorie del Novecento del Comune di Modena. Si svolge sia in presenza alle ore 17.30 presso la sala Conferenze “Giacomo Ulivi (viale Ciro Menotti 137) nel rispetto delle normative anticovid, che in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Istituto Storico di Modena.

Presiede Metella Montanari, direttrice Istituto storico di Modena, a seguire interventi di Claudio Silingardi, vicepresidente Istituto storico di Modena sul tema “L’Istituto storico verso le Fonderie. Nuove prospettive per la storia del lavoro a Modena”, Lorenzo Bertucelli, direttore Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Università degli studi di Modena e Reggio Emilia sul tema “Fare storia del lavoro oggi. Esperienze e orientamenti di ricerca in Italia” e Andrea Bortolamasi, assessore cultura, Politiche giovanili, Città universitaria del Comune di Modena su “Rimettere al centro la periferia. Le politiche culturali della città e la storia del lavoro”. Le conclusioni sono affidate a Rosamaria Papaleo, segretaria generale Cisl Emilia centrale, a nome di Cgil Cisl Uil.

 

LO SPI CGIL RICORDA CON LO SPETTACOLO “MEMORIE RESISTENTI”

Per il 72° anniversario dell’eccidio operaio del 9 Gennaio 1950, il sindacato pensionati Spi Cgil Lega Quartiere 1-2 di Modena, insieme all’associazione Teatro per Amore, propone per la sera di domenica 9 gennaio lo spettacolo teatrale “Memorie Resistenti” (durata 1h 15’) per la regia di Alex Spattini, testo e coordinamento di Milena Nicolini, con Fabio Anderlini, Martina Lancellotti, Mara Mazzi, Silvia Nerini, Valentina Poppi, Alex Spattini, Andrea Vaccari, Manuela Vacari e Marinella Venturelli.

L’inizio è previsto per le ore 19 presso la sala della polisportiva Sirenella (via Montegrappa,47), l’ingresso è su invito e con Green pass. Data la disponibilità limitata di posti, si prega di dare conferma della propria presenza entro il 30.12.2021 (cell. 333.3418031  – 334.8050814).

Lo Spi Cgil vuole offrire questo spettacolo per ricordare i 6 operaio uccisi – Angelo Appiani, Renzo Bersani, Arturo Chiappelli, Ennio Garagnani, Arturo Malagoli e Roberto Rovatti – davanti alle Fonderie Riunite il 9 gennaio 1950 durante lo sciopero per la riapertura della fabbrica. Si vuole anche ricordare la promulgazione dello Statuto dei Lavoratori il 20 maggio 1970 resa possibile anche dal sacrificio degli operai delle Fonderie Orsi di Modena.