Sono 6139 le imprese attualmente ammesse all’assegnazione dei contributi previsti nei bandi “ristori 3” della Regione per oltre 28 milioni di euro di contributi, stanziati per le attività più colpite dall’emergenza Covid.

Le imprese hanno presentato istanza a Unioncamere Emilia- entro l’ultima scadenza prevista di martedì 8 marzo.

Classificando per provincia le oltre 6mila domande arrivate, che rappresentano tutti i territori della regione, 1.227 riguardano l’area di Bologna, poi Modena con 1.019, quindi 906 per Rimini e Forlì-Cesena con 726. Seguono 623 per Ravenna, Reggio Emilia con 580, Piacenza a 373, e infine 348 per Ferrara e Parma con 337.

Unioncamere Emilia-Romagna ha gestito la ricezione delle domande di contributo, ha fornito assistenza agli interessati in merito alla presentazione delle istanze, ha completato l’istruttoria formale e ha approvato gli elenchi delle imprese ammesse, con il riepilogo delle risorse provvisoriamente assegnate, e di quelle non ammesse.

Gli elenchi, redatti in base alle verifiche effettuate da Unioncamere ER sul possesso dei requisiti di ammissibilità, sono stati trasmessi alla Regione per una delibera di conferma. Le liquidazioni avverranno a seguito di questo atto amministrativo e alla verifica del controllo di regolarità del DURC. Riguardo a questo ultimo punto, le imprese avranno tempo fino a metà giugno per mettersi in regola concordando con gli istituti preposti eventuali rateizzazioni.  Unioncamere Emilia-Romagna effettuerà il controllo finale il 23 giugno sulle piattaforme INPS e INAIL.

I primi contributi saranno erogati alle imprese a partire dalla seconda metà di aprile per gruppi di imprese per i quali sarà stata accertata la regolarità contributiva e previdenziale.

Turismo, commercio, agricoltura, imprese, servizi, cultura e sport: sono le categorie coinvolte nei bandi “Ristori 3”, misure gestite direttamente da Unioncamere Emilia-Romagna per l’erogazione delle risorse, e articolate in tre interventi: uno destinato alle imprese turistiche dei comprensori sciistici della regione (Linea A), uno ad altre categorie di imprese particolarmente colpite dall’emergenza COVID-19 (Linea B) e uno per i gestori di autodromi.

 

Riguardo alla tipologia di imprese, i numeri delle domande ammesse sono i seguenti: per i comprensori sciistici, 344; trasporti 115; parchi 18; wedding 1925; alberghi 296; moda 2647; sale bingo 38; discoteche 75; agriturismi 457; cultura: 167; editoria 55, autodromi 2.

Il dettaglio dei beneficiari dei fondi

Ai comprensori sciistici, bus turistici, parchi tematici e autodromi saranno assegnate tutte le risorse previste dal bando, per oltre 11 milioni di euro. I beneficiari riceveranno un contributo calcolato in base alla perdita di fatturato.

Nel dettaglio, gli aiuti ai comprensori turistici ammontano a quasi 7 milioni di euro, ai bus turistici oltre 2 milioni di euro, ai parchi tematici circa 1 milione e mezzo di euro. Gli autodromi riceveranno finanziamenti per 1, 5 milioni di euro.

Per quanto riguarda la filiera del wedding, alberghi, sale bingo, moda, discoteche, agriturismi, cultura ed editoria, gli aiuti ammontano complessivamente a oltre 17 milioni di euro e saranno calcolati a forfait in base alla categoria.

Alle aziende che operano nel wedding andranno quasi 6 milioni di euro, i gestori delle sale bingo saranno beneficiarie di oltre 110 mila euro, agli alberghi più di 1 milione di euro di aiuti. Alle discoteche sono destinati 225mila euro.

Le imprese della filiera agrituristica riceveranno oltre 910 mila euro, quelle della cultura circa 670 mila euro, mentre all’editoria andranno 220mila euro.

Alle imprese che operano nel settore moda, andranno tra i 7 e gli 8 milioni di euro.