KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – Si indaga per crimini di guerra in Ucraina mentre la situazione umanitaria nel paese è ancora difficile. All’alba del quarantaduesimo giorno di guerra gli Stati Uniti annunciano nuovi aiuti militari a Kiev. Sul fronte diplomatico continuano le azioni contro Mosca. Secondo lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, ora i “principali sforzi” dei russi “sono concentrati sulla preparazione di un’operazione offensiva volta a stabilire il pieno controllo sul territorio degli oblast di Donetsk e Lugansk”. Inoltre, “i tentativi di prendere d’assalto Mariupol non si fermano”, è spiegato nell’ultimo aggiornamento dello Stato maggiore ucraino.
Intanto continuano le iniziative sul fronte diplomatico. Dopo che ieri l’Italia ha espulso trenta diplomatici russi e la Commissione Europea ha annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni, nelle ultime ore il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha fatto sapere, con un tweet, di avere autorizzato lo stanziamento di 100 milioni di dollari per ulteriori aiuti militari all’Ucraina.
Sul piano umanitario la situazione resta critica. L’intelligence britannica, nell’ultimo aggiornamento diffuso dal Ministero della Difesa del Regno Unito, evidenzia che “pesanti combattimenti e attacchi aerei russi sono continuati” a Mariupol. “La situazione umanitaria in città – si legge ancora nell’aggiornamento – sta peggiorando. La maggior parte dei 160 mila residenti rimasti non ha luce, comunicazione, medicine, riscaldamento o acqua. Le forze russe hanno impedito l’accesso umanitario, probabilmente per spingere i difensori ad arrendersi”. Inoltre, secondo il procuratore generale dell’Ucraina, Iryna Venediktova, i militari russi avrebbero “abusato sessualmente di donne e uomini ucraini, bambini e anziani”. In base a quanto riportato da Kyiv Independent, che cita Venediktova, circa 5 mila crimini di guerra sarebbero ora sotto inchiesta in Ucraina.
“Dopo quello che il mondo ha visto a Bucha – ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky -, le sanzioni contro la Russia devono essere commisurate alla gravità dei crimini di guerra degli occupanti”. Zelensky ieri è intervenuto al Consiglio di sicurezza dell’Onu chiedendo un “tribunale sul modello di Norimberga” e non solo: il leader ucraino ha proposto anche che venga istituita una “conferenza mondiale” a Kiev per decidere come riformare “l’architettura del mondo”, viste “tutte le azioni della Russia, che sta ancora occupando – ha detto – il seggio di membro permanente del Consiglio di sicurezza dell’ONU ricevuto dall’Unione Sovietica”.
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