Stamattina alle 11 è stata inaugurata in Piazza Matteotti a Guastalla, sotto la Torre Civica, una «panchina rossa», simbolo di rifiuto della violenza nei confronti delle donne. Erano presenti gli studenti dell’Istituto Carrara insieme ai loro insegnanti, il sindaco Camilla Verona, il vice Matteo Artoni, rappresentanti della Polizia Locale Bassa Reggiana, dell’Anpi Guastalla, dello Spi-Cgil, diversi cittadini che hanno voluto condividere questo momento di riflessione e sensibilizzazione nei confronti di un tema purtroppo sempre attuale, quello della violenza contro il genere femminile.

“La panchina rossa – ha detto la sindaca Verona – è un simbolo di rispetto, un segno permanente di memoria e di speranza da diffondere nelle scuole e nelle famiglia, primo luogo di educazione al valore della donna e, purtroppo, il luogo in cui avvengono le maggiori violenze nei suoi confronti. Questa panchina è il simbolo del posto occupato da una donna che non c’è più, portata via dalla violenza alla quale dobbiamo opporci con fermezza e determinazione. Una donna uccisa dalla violenza di un uomo lascia un vuoto che non può essere dimenticato”.

“Questa panchina – ha aggiunto la prima cittadina di Guastalla – è stata volutamente collocata in questo punto in quanto luogo di aggregazione, con un bar molto frequentato, una libreria piena di giovani, la Torre civica che in estate viene aperta in occasione di diverse iniziative. Qui lo scorso anno abbiamo collocato la stele dedicata a Quarto Camurri che fu trucidato insieme ai fratelli Cervi. Questo luogo vuole essere nelle nostre intenzioni un punto di attenzione e di riflessione intorno a questi temi e a questi simboli”.

Camilla Verona, poi, ha voluto ricordare che l’Unione Bassa Reggiana, a luglio 2020, ha approvato un Protocollo d’intesa per la messa a disposizione di un servizio destinato a donne maltrattate o vittime di violenza o abuso. Protocollo firmato dai sindaci degli 8 comuni associati per dotare il nostro territorio di un servizio destinato all’ospitalità di donne sole o con figli, minacciate, maltrattate o vittime di violenza o abuso per fornire loro adeguato sostegno psicologico e ogni altro intervento che si renda necessario per il loro benessere psicofisico. Lo scorso 25 novembre, nella giornata dedicata in tutto il mondo alla lotta contro la violenza sulle donne, l’Unione Bassa Reggiana ha inaugurato ufficialmente i locali dove si svolgono i colloqui protetti per le donne vittime di violenza e i minori. Si tratta di uno spazio appositamente allestito presso la sede della Polizia Locale in via Castagnoli, 7 a Guastalla. Già da qualche anno, inoltre, esiste in capo alla Polizia Locale Bassa Reggiana, il nucleo specializzato di Polizia Giudiziaria impegnato nel seguire casi di violenze in famiglia a danno di minori e donne. Il nucleo di Polizia Giudiziaria, con sede a Guastalla, collabora con i Servizi Sociali, i Centri Antiviolenza e con gli altri soggetti interessati che devono fare “rete”, a sostegno del percorso lungo e doloroso che le vittime affrontano per uscire dal ciclo della violenza.