Come già accennato in precedente comunicato, pochi giorni fa il Consiglio del Comune di Fiorano Modenese ha ratificato l’adeguamento dell’addizionale IRPEF in relazione al nuovo numero di scaglioni dettati dal Governo. L’amministrazione ci ha tenuto a sottolineare come la modifica, che riduce gli scaglioni da cinque a quattro (con un conseguente minor spazio di manovra), non abbia affatto mutato il gettito complessivo dell’imposta. Detto altrimenti: non ci sono stati aumenti sostanziali. Anzi, si è sfruttata la modifica quale opportunità per rimodulare l’Irpef a vantaggio delle fasce più deboli.

Distribuire l’addizionale su quattro scaglioni (anziché su cinque) ha sì comportato un piccolissimo incremento per la fascia più alta di reddito – quella che va dai 50 mila ai 75 mila euro – ma contemporaneamente ha permesso di alzare la soglia di esenzione, portandola da 10 mila a 13 mila euro di reddito annuo. Nello specifico, ci saranno quasi 1.000 cittadini in più che non pagheranno questa imposta. Del totale dei contribuenti fioranesi, il 27% sarà esentato.

La modifica riguarda solamente le fasce di reddito che vanno dai 50 mila ai 75 mila euro, il 4% dei contribuenti fioranesi. Ma a quanto ammonta, di fatto, l’aumento? Anche all’interno di questo scaglione l’aumento sarà progressivo; per cui, chi ha un reddito di 51 mila euro si vedrà un incremento Irpef di 0,20 centesimi al mese (2,40 euro all’anno); mentre invece chi arriva, ad esempio, a 60 mila euro di reddito assisterà a 1,63 euro di aumento mensile (19,50 all’anno).

In riferimento al principio di progressività, il sistema degli scaglioni resta comunque più vantaggioso rispetto all’aliquota unica che alcuni Comuni applicano. Se prendiamo sempre l’esempio dei 51 mila euro di reddito, la spesa si attesterebbe ad una cifra che oscilla dai 357 ai 408 euro annui, contro i 283,7 pagati adesso dal contribuente fioranese con questo reddito.