Nell’ambito della sicurezza alimentare e sanitaria, dall’inizio dell’anno, i Carabinieri del NAS di Parma hanno svolto complessivamente oltre 1200 controlli nelle province di Parma, Modena, Piacenza e Reggio Emilia, riscontrando numerose carenze ed accertando 200 violazioni amministrative e 47 violazioni penali. Sono state ispezionate in totale 1140 strutture e 10 di queste, del valore totale di circa 1.300.000 euro, sono state sottoposte a sequestro. I militari del Nucleo Antisofisticazione e Sanità emiliano hanno elevato sanzioni amministrative per un importo complessivo di oltre 330.000 euro.

Particolare centralità hanno avuto i controlli finalizzati alla verifica dell’osservanza delle norme anti-Covid 19 presso gli esercizi commerciali, i mezzi di trasporto, le discoteche, i bar e i ristoranti, le palestre, i centri estetici e massaggi nonché degli adempimenti vaccinali e delle procedure per l’esecuzione dei tamponi antigenici presso le farmacie e i laboratori di analisi. I controlli hanno permesso di accertare oltre 70 violazioni amministrative e 26 violazioni penali.
Nei primi quattro mesi dell’anno i militari del NAS di Parma hanno dedicato particolare attenzione anche alla tutela dei più fragili e, nell’ambito dei controlli disposti su larga scala dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, sono state ispezionate oltre 40 strutture ricettive per anziani, presso 9 delle quali sono state riscontrate irregolarità. In tale contesto sono state accertate 6 violazioni penali e 12 violazioni amministrative. In provincia di Parma, nel corso di una ispezione igienico-sanitaria presso una casa famiglia per anziani, i militari hanno sequestrato 5 kg di carne di vario tipo – destinata alla somministrazione agli ospiti – poiché in parte scaduta da circa due settimane ed in parte priva di indicazioni riguardanti la tracciabilità. Al legale rappresentante della struttura sono state contestate violazioni amministrative per un importo complessivo di 6.000 euro.
Sempre nell’ambito della sicurezza sanitaria, ben 24 persone sono state deferite in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria per esercizio abusivo della professione e 3 per commercio o somministrazione di medicinali guasti.

Presso tre strutture sportive/estetiche, site a Modena, Piacenza e Reggio Emilia, è stato accertato lo svolgimento di attività di crioterapia senza i previsti requisiti ed è quindi scattato il sequestro di una struttura del valore di 200.000 euro e di due criosaune del valore complessivo di 80.000 euro.
Nell’ambito della sicurezza alimentare sono state ispezionate 267 strutture, 85 delle quali, il 32% circa, sono risultate non conformi dal punto di vista igienico-sanitario. Sono state accertate 7 violazioni penali e 165 violazioni amministrative, per un importo complessivo di oltre 100.000 euro. Sono stati operati sequestri amministrativi per un valore complessivo di oltre 260.000 euro. Nei casi in cui sono state accertate carenze lievi è stato applicato l’istituto della diffida, che consente al titolare dell’attività ispezionata di ripristinare le idonee condizioni igienico sanitarie entro 30 giorni dal controllo.

Le attività salienti nel settore della sicurezza alimentare:
– a Reggio Emilia, i carabinieri del NAS di Parma, insieme ai veterinari della locale AUSL, hanno ispezionato un deposito-ingrosso alimentare, dove sono stati sottoposti a sequestro amministrativo 776 kg di salumi e prosciutti crudi, dal valore commerciale di 10.000 euro circa, perché in parte privi del previsto bollo “CE” ed in parte privi delle indicazioni obbligatorie riguardanti la loro rintracciabilità (nome ed origine del prodotto, data di produzione). Al legale rappresentante dell’azienda sono state comminate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 4.000 euro;
– sempre a Reggio Emilia, presso un negozio di generi alimentari, i militari del NAS hanno sequestrato 235 kg di carne rinvenuta in cattivo stato di conservazione. I prodotti sequestrati, ossia carne fresca bovina, avicola, ovicaprina e preparazioni a base di carne e latte bovino, del valore commerciale di circa 2000 euro, sono stati rinvenuti sia nelle celle di conservazione delle carni fresche, risultate in condizioni igieniche inadeguate a causa della presenza di sporco vetusto, ruggine e scrostature, sia sul banco vendita, a diretto contatto con verdure in fase di deterioramento, tali da costituire pericolo di contaminazione da agenti patogeni. Nei confronti del legale rappresentante dell’attività è scattata una denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Reggio Emilia per violazioni alla disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande;
– a Parma, presso un supermercato, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo 140 tranci preincartati di formaggio Parmigiano Reggiano, per un peso complessivo di 140 kg ed un valore commerciale di circa 2.800 euro, perché erano esposti alla vendita privi in etichetta delle previste informazioni riguardanti la loro rintracciabilità. Al legale rappresentante del supermercato è stata comminata una sanzione amministrativa di 2000 euro;
– in provincia di Reggio Emilia, in un caseificio sono state sequestrate amministrativamente tre forme di formaggio duro del peso di 120 kg, del valore di circa 100 euro, poiché sono risultate prive di sistema di rintracciabilità. Al legale rappresentante del caseificio è stata comminata una sanzione di 1500 euro. Presso un allevamento ovicaprino, è stata rilevata la non corretta identificazione di 160 capi ovicaprini e si è pertanto proceduto al fermo ufficiale dell’allevamento con conseguente blocco della movimentazione di tutti i capi presenti dal valore commerciale di 10.000 euro. Al legale rappresentante dell’azienda è stata comminata una sanzione amministrativa di circa 3.000 euro.

Nei mesi scorsi, inoltre, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha disposto una campagna di controllo su tutto il territorio nazionale finalizzata alla verifica di strutture veterinarie che erogano prestazioni terapeutiche e curative a favore degli animali da compagnia, dotate anche di servizi di pronto soccorso. Il NAS di Parma ha quindi svolto in tutte le province di competenza numerosi controlli a tutela degli animali domestici. Complessivamente sono stati ispezionati 25 tra ospedali, cliniche e ambulatori veterinari, rilevando 5 obiettivi non conformi, pari al 20% del totale. Le violazioni accertate hanno riguardato principalmente la mancata registrazione dei farmaci ad effetto stupefacente o il mancato aggiornamento del registro degli stessi. Sono state comminate sanzioni amministrative per un importo complessivo di oltre 7500 euro.
Presso una clinica veterinaria di Modena sono state sequestrate 15 fiale e confezioni di medicinale ad uso veterinario rinvenute, parzialmente utilizzate, e riportanti date di apertura superiori al periodo massimo previsto di utilizzo. Sono state inoltre accertate ulteriori irregolarità nella gestione ed impiego dei medicinali ad effetto stupefacente. Al legale rappresentante della clinica è stata comminata una sanzione amministrativa di 500 euro.