Domani, mercoledì 25 maggio 2022 dalle ore 18,00 alle 18,45 la dottoressa Gilda Sandri della Reumatologia, la dottoressa Angela Bertani della Gastroenterologia, la dottoressa Claudia Lasagni della Dermatologia dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena incontreranno la cittadinanza in diretta sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/AOUModena/, per parlare di spondiloartriti assiali e periferiche, patologie croniche di origine autoimmune, che possono avere manifestazioni anche cutanee e gastroenterologiche. Quest’anno il tema principale sarà quello della Lombalgia infiammatoria, uno dei sintomi chiave delle spondiloartriti.

L’incontro avrà una particolare attenzione alle variazioni di genere di queste patologie, visto che gli ospedali dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, sono “A Misura di Donna”, e hanno ottenuto i Tre Bollini rosa di ONDA.

Dal 2018, al Policlinico, è attivo un Ambulatorio Multidisciplinare, che segue 130 pazienti da tutta la provincia, che vede la presenza contemporanea del reumatologo e del gastroenterologo, secondo una modalità che ha pochi eguali a livello nazionale.

Le spondiloartriti sieronegative sono un gruppo di malattie articolari autoummuni che coinvolgono principalmente la colonna vertebrale (assiali), ma possono estendersi anche alle articolazioni periferiche degli arti superiori e inferiori e spesso si associano ad un coinvolgimento cutaneo, oculare, gastroenterico. Le più comuni sono Spondilite Anchilosante, l’Artrite psoriasica e le spondiloartriti enteropatiche, ovvero associate a malattie infiammatorie croniche gastro-intestinali (Malattia di Crohn, Rettocolite ulcerosa) che nelle manifestazioni più gravi possono necessitare anche l’intervento chirurgico. La diagnosi precoce risulta decisiva come l’approccio mutlidisciolinare.

L’ambulatorio multidisciplinare

Come detto, le spondiloartiti possono essere associate (17-39% dei casi) a Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (Malatta di Crohn e Rettocolite Ulcerosa), caratterizzate da diarrea associata a perdite muco-ematcihe (prevalentemente nella rettoclite ulcerosa) e, addominalgia, associate anche a segni di malnutrizione (prevalentemente nella malattia di Crohn).

Da qui è nata l’esigenza sia dei medici che dei pazienti, una volta stabilito il doppio coinvolgimento, di costituire un ambulatorio condiviso dai due diversi specialisti Gastroenterologo e Reumatologo dove possano accedere i pazienti per una valutazione clinica e terapeutica che tenga conto dell’attività sia della malattia intestinale che di quella articolare. Quando è necessario, è l’ambulatorio ad attivare percorsi dermatologici o oculistici.

L’accesso all’ambulatorio avviene mediante percorso CIP con doppia richiesta una per visita gastroenterologica ed una per visita reumatologica.