Nei giorni scorsi una cittadina del Bangladesh ha denunciato presso l’apposito Ufficio della Questura di Bologna la scomparsa della figlia minore di anni 17, la quale si era allontanata il giorno prima dalla propria abitazione, a Bologna, con al seguito il proprio cellulare, comunicando ai familiari che non avrebbe più fatto ritorno a casa, a causa di un litigio avvenuto in famiglia.

Il giorno dopo personale della Polizia di Stato in servizio presso l’Ufficio Minori della Divisione Anticrimine della Questura di Bologna, in seguito ad una celere e tempestiva attività di indagine, ha rintracciato nel centro cittadino la minore.

L’attività posta in essere dalla Polizia è stata quella di procedere all’avvio immediato delle ricerche della minore in ambito territoriale ed acquisire contestualmente il maggior numero possibile di dettagli sulla minore e circostanze della scomparsa, (descrizione fisica, abitudini, contesto familiare e ambientale), tenendo costanti contatti con i familiari al fine di acquisire ogni ulteriore notizia utile al suo rintraccio, considerato che il telefono cellulare della minore risultava spento dal giorno del suo allontanamento.

Pertanto, preso atto che la minore in questione si stesse sottraendo volontariamente a qualsiasi tipo di contatto con la famiglia e stante il perdurare della situazione di rischio per l’esposizione a pericolo e per la sua incolumità, si concordava un intervento mirato attraverso il tracciamento dell’utenza, riscontrando che nel corso della mattinata la sua presenza era stata riscontrata in un’altra città dell’Emilia Romagna; si effettuavano quindi ulteriori e numerose chiamate. All’ennesimo tentativo, la minore rispondeva riferendo di trovarsi nella città già individuata e, dopo lunga interlocuzione telefonica con una poliziotta dell’Uff. Minori, veniva convinta a fare rientro a Bologna.

Nella stessa tarda mattinata, a seguito di vari e circoscritti giri di perlustrazione, sia nei pressi dell’abitazione familiare che dell’Istituto scolastico da lei frequentato, i poliziotti rintracciavano la minore nei pressi della sua scuola, in buono stato di salute.

La ragazzina, dopo essere stata ascoltata in forma protetta, con l’ausilio di personale specializzato, riferiva di essere da tempo vittima di episodi di maltrattamenti in ambito famigliare. In attesa degli esiti delle verifiche ed approfondimenti investigativi, la minore è stata posta sotto la tutela dei Servizi Sociali competenti.