Con 300 presenze a Reggio Emilia, si sono concluse le due giornate di MobilitARS, il simposio dedicato all’arte della gestione della mobilità urbana, che quest’anno si è tenuto in presenza a Reggio Emilia presso il Centro Loris Malaguzzi, organizzato da Bikenomist in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, con il supporto di Selle Royal Group e Eco Counter, con il Patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica e del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.

Una seconda edizione in presenza, dopo una prima solo digitale, che ha visto oltre 30 esperte ed esperti italiani ed europei in tema di mobilità, presentare casi studio e proposte per liberare le città dalle auto, dalla dipendenza energetica e dallo smog. Focus di questa edizione è stata la città senz’auto per la transizione ecologica, declinato in 6 macrotemi: Più ambiente, Più sicurezza, Più benessere, Più energia, Più spazio, Più tempo.

La scelta della città emiliana non è stata casuale: prima in Italia per ciclabili, qui sono nati il biciplan e il piano regolatore delle biciclette. E qui si stanno progettando anche due super ciclabili, per unire al centro il nord e il sud della città.

“Siamo felici della partecipazione della Città a questa nuova edizione di MobilitARS” ha commentato l’Assessora alle Politiche per la Sostenibilità del Comune di Reggio Emilia Carlotta Bonvicini “L’evento è stato l’occasione per anticipare il nuovo Biciplan che verrà presentato ufficialmente nelle prossime settimane, ossia il nuovo piano per la mobilità ciclabile della città, Velopoli – Biciplan 2022”.

“Finalmente siamo potuti tornare in presenza e aver potuto creare un’occasione di confronto e incontro tra operatori della mobilità e dello spazio pubblico italiano. Riteniamo che il confronto con le migliori esperienze debba essere sempre più stimolato e partecipato per elevare il dibattito che non può ridursi all’esigenza del singolo, ma a valore di livello comunitario. In questo senso MobilitARS ha raggiunto il proprio obiettivo” ha commentato Paolo Pinzuti, CEO di Bikenomist e direttore di MobilitARS.

L’evento è stato aperto dall’intervento del Ministro della Mobilità e delle Infrastrutture Sostenibili Giovannini che ha ribadito l’importanza del ruolo degli amministratori locali nella gestione della mobilità.

Forte attenzione è stata posta alle strade scolastiche e alla salute delle bambine e dei bambini, negli interventi di Luca Boniardi, Dottore di Ricerca presso l’Università di Milano, di Claudio Magliulo, Responsabile Clean Cities Campaign Italia e di Simona Larghetti, Consigliere Comunale a Bologna, che ha ricordato il drammatico fatto di L’Aquila.

Tutti hanno evidenziato l’urgenza di ridurre la velocità in ambito urbano portando la velocità in città a 30 km/h. In Italia Olbia è la prima ad averla applicata.

Centralità dei dati nella scelta delle politiche locali è stata evidenziata da Carlo Carminucci, Direttore di ISFORT che ha parlato di mobilità sistematica e di tempi della città esponendo i dati nell’era post covid che mostrano come i ciclisti occupino meno tempo nel trasporto e di fatto dormano di più.

Spazio pubblico restituito alle persone come nel caso del parcheggio trasformato in piazza polifunzionale e colorata di Padova, alle attività commerciali come nell’esperienza dei dehor di Milano e nei casi di riuso spontanei degli spazi esposti da Patrizia Scrugli, Politecnico di Milano.

Anche dal punto di vista della logistica, la progressiva scomparsa dei furgoni individuali, sposta sempre di più verso professionisti della gestione del trasporto merci.

Philip Broeksma, Assessore alla Mobilità, Comune di Groningen (Paesi Bassi) ha esposto il paradosso della percezione dei cittadini: tutti vorrebbero il parcheggio davanti casa, ma allo stesso tempo tutti vorrebbero strade senz’auto. E la tendenza, soprattutto europea, di valorizzare sempre di più il verde in città, come nel piano “meno auto più alberi” di Valencia o di Vitoria Gasteiz lo conferma. Scelte che premiano le amministrazioni più coraggiose anche dal punto di vista elettorale e mostrano che i cittadini sono pronti al cambiamento.

Mario Tozzi ha valorizzato la multidisciplinarietà, dove architetti e ingegneri lavorino accanto ai naturalisti, dalla natura abbiamo sempre da imparare e il verde urbano fa ridurre l’effetto calore e riduce l’inquinamento. Più soft policy e meno grandi infrastrutture.

In conclusione, la ricetta per la mobilità delle città del terzo millennio è essere consapevoli del contesto storico climatico, energetico e sociale che passa dalla liberazione dello spazio a favore di più verde e socialità e che si traduce necessariamente nella liberazione di reddito delle famiglie.

Un ringraziamento va a Comitato Scientifico composto dal geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi, dal dirigente dell’Area Sviluppo territoriale del Comune di Reggio Emilia Paolo Gandolfi, dalla Vicepresidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati Rossella Muroni, dall’esperta di urbanistica e mobilità e ambiente, fino al 2014 professoressa presso l’Università IUAV di Venezia, Maria Rosa Vittadini, della politica e presidente dell’Agenzia Roma servizi per la mobilità Anna Donati, dall’ingegnere ambientale ed esponente di Fridays For Future Italia Giovanni Mori, dalla Presidente e CEO di Selle Royal Group Barbara Bigolin.

Domani, sabato 28 maggio, con partenza alle 10 dal Centro Internazionale Loris Malaguzzi e arrivo in piazza Prampolini alle 13, il Comune di Reggio Emilia invita a scoprire con un giro in bicicletta Velopoli, la mobilità ciclistica di Reggio Emilia.

Alle 13, presso la Sala del tricolore (Piazza Camillo Prampolini, 1, Reggio Emilia) avverrà la cerimonia di consegna delle bandiere dei comuni ciclabili di FIAB.

I video invece degli interventi della due giorni saranno condivisi nelle settimane successive sui canali social e sul sito di MobilitARS.