Mauro Felicori (Copyright Regione Emilia Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

Un teatro dismesso, che però ha valore storico-artistico riconosciuto e che meriterebbe di essere ripristinato con una serie di interventi. Una biblioteca, che necessita di nuove dotazioni tecnologiche. Un museo, che potrebbe diventare ancora più accessibile, una rocca, ma anche un complesso monumentale o un palazzo storico da destinare a sede culturale. Sono esempi di strutture che potranno trovare maggiori opportunità grazie a due nuovi bandi, appena approvati dalla Giunta regionale, che destinano complessivamente contributi straordinari per 6 milioni di euro circa, ripartiti tra il 2023 (2 milioni) e 2024 (4 milioni).

Risorse, queste, destinate a sostenere investimenti nel settore dello spettacolo e a contribuire a spese di restauro, conservazione, consolidamento e valorizzazione del patrimonio architettonico, storico e contemporaneo, che già ospita (oppure ospiterà) un’attività culturale.

“Si tratta di risorse straordinarie- sottolinea l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori-: ogni bando potrà contare su 3 milioni di euro circa. Cifre davvero importanti, che serviranno per potenziare ulteriormente lo spettacolo e il patrimonio architettonico, storico e contemporaneo, che può essere destinato ad ospitare attività culturali. Questa Regione- conclude Felicori- crede nella cultura e nelle sue potenzialità, e questi due bandi sono l’ennesima prova”.

 

Primo bando, investimenti nel settore dello spettacolo: le sedi

Un teatro non più utilizzato, che però ha un valore storico-artistico e un potenziale bacino d‘utenza. Una sala destinata a prove d’orchestra, attualmente in uso, ma non sempre pienamente accessibile o funzionale. Il bando si pone come obiettivo quello di rendere nuovamente agibili e fruibili sedi di spettacolo (di proprietà pubblica) al momento non usate, ma che hanno un valore storico-artistico e un potenziale bacino di utenza significativi; di ristrutturare, restaurare e adeguare sedi invece in uso, per renderle però pienamente funzionali e accessibili; di ridurre – attraverso interventi ad hoc – il consumo energetico nei teatri. Infine, il bando prevede anche contributi per innovare le sedi sotto il profilo tecnologico.

 

Secondo bando: interventi sul patrimonio architettonico destinato ad attività culturali

Musei, biblioteche, archivi, ma anche rocche e palazzi di pregio architettonico.  Sono tanti i “luoghi” all’interno del patrimonio architettonico (storico e contemporaneo) dell’Emilia-Romagna che ospitano (o potrebbero ospitare) attività culturali. Il secondo bando intende contribuire al restauro, ripristino tipologico, messa in sicurezza, riqualificazione/adeguamento funzionale di queste strutture, ma non solo; alla riduzione del loro consumo energetico e all’innovazione tecnologica, tramite l’acquisto e l’installazione di attrezzature in grado di incrementare la flessibilità e le potenzialità degli spazi.

 

Tempi e modalità

Entrambi i bandi verranno pubblicati sul portale sul portale Regione Emilia-Romagna http://www.regione.emilia-romagna.it/leggi-atti-bandi/bandi-per-materia e https://spettacoloemiliaromagnacultura.it  (sezione bandi) e integralmente sul Burert del 22 giugno prossimo. Le domande di contributo dovranno pervenire entro e non oltre le ore 13 del 29 agosto 2022; quelle per la presentazione dei progetti di investimento nel settore dello spettacolo vanno inviate all’indirizzo Pec servcult@postacert.regione.emilia-romagna.it.

Le domande di contributo per il secondo bando (progetti relativi a interventi restauro, conservazione, consolidamento e valorizzazione del patrimonio architettonico storico e contemporaneo a destinazione culturale) devono essere inviate alla Pec  patrimonioculturale@postacert.emilia-romagna.it.