Nel tardo pomeriggio di Mercoledì 6 Luglio l’Amministrazione Comunale di Mirandola – rappresentata dal Sindaco Alberto Greco, dall’Assessore Marina Marchi e dal Consigliere On. Guglielmo Golinelli – ha incontrato, presso la Sala consiliare, una delegazione di genitori dei bimbi rimasti fuori dalla graduatoria per accedere al servizio nidi 2022-23. Presente all’incontro, in rappresentanza della Scuola Materna Don Adani, anche Maurizio Cavicchioli. Ai presenti e agli utenti collegati in modalità remota è stato spiegato come.

Grazie al contributo messo a disposizione dal Comune di Mirandola ai gestori di scuole dell’infanzia e Pge (Piccoli Gruppi Educativi) attraverso apposito bando pubblico, entro il prossimo mese di settembre saranno disponibili due nuove opportunità sul territorio: la scuola paritaria Don Riccardo Adani, che ringraziamo e che presenterà domanda di funzionalizzazione all’Unione per due sezioni di micronido per un totale di 26 posti, e “Belli e Monelli”, che non solo non chiude ma si amplia da Pge a micronido, passando così da 8 a 11 bambini ospitabili, grazie anche alla concessione di un’area giardino antistante da parte del Comune di Mirandola. In aggiunta: sarà possibile inserire 10 bambini anticipatari (si tratta di bambini che hanno compiuto 2 anni e 4 mesi entro aprile) presso la scuola dell’infanzia Don Riccardo Adani, andando così a liberare ulteriori posti per i bambini “grandi” negli asili nido comunali e portando a 47 i nuovi posti creati in poco più di sei mesi grazie alla sinergia tra l’Amministrazione e i privati.

“Una collaborazione – dichiara l’Assessore alla Scuola Marina Marchi – che ha consentito di innalzare la percentuale di posti riservati a bambini 0-3 anni dal 28% al 35%, sopra quindi al 33% previsto dai parametri europei. In cantiere rimane anche l’attivazione, a partire da gennaio 2023, di un altro micronido con 14 posti, presso la scuola dell’infanzia “Budri” di Mortizzuolo. Con la costruzione infine del nuovo nido, presentato dal Comune di Mirandola attraverso un bando PNRR e che sarà pronto nel 2024, le famiglie avranno ulteriori 50 posti a disposizione, arrivando così a toccare la percentuale del 41% di copertura del servizio 0-3 anni, oltrepassando i parametri della Regione Emilia Romagna che prevedono minimo il 40%. L’Amministrazione è riuscita anche a coinvolgere alcune realtà economiche del territorio, le quali hanno scelto di contribuire al miglioramento del welfare locale accollandosi le spese per l’arredo e l’adeguamento degli spazi.

Ci auguriamo che in questa fase di funzionalizzazione e accreditamento delle nuove strutture, oltre che di stesura delle convenzioni con i soggetti privati, ci sia massima collaborazione da parte dell’Unione, per soddisfare un’esigenza del territorio che annette, al suo interno, una forte possibilità occupazionale”. Una disponibilità e una laboriosità apprezzata dai presenti che hanno riconosciuto – pur nella difficoltà della situazione – l’impegno dell’Amministrazione nella febbrile ricerca di soluzioni.