Più che triplicati gli iscritti, raddoppiati i chilometri percorsi, gli incentivi maturati e l’anidride carbonica “evitata”: è il confronto 2020-2022 del progetto “Bike to work” (“In bici al lavoro”), con cui il Comune eroga 20 centesimi per chilometro a chi fa il tragitto casa-lavoro a piedi o su cicli. Un successo che ha comportato il rapido esaurimento del fondo stanziato, pur aumentato nel 2022 a 20mila euro (21% più del 2021), quindi la chiusura anticipata di questa terza edizione e, di conseguenza, il contenimento di risultati che sarebbero potuti essere ancora più da record.

Nel dettaglio: gli iscritti sono stati 131 nel 2020, 290 l’anno scorso e 474 quest’anno (3,6 volte i partecipanti alla prima edizione); i km. percorsi son stati rispettivamente 55.649, 94.771 e 108.718; il numero di spostamenti è salito dai 14.494 di due anni fa, ai 26.578 del 2021 fino ai 32.529 dell’anno in corso, con un percorrenza media (per spostamento) di tre chilometri abbondanti. Su base mensile, si è passati da 19mila chilometri a oltre 30mila percorsi in media.

Nell’elaborare i dati, l’Ufficio ambiente ha anche calcolato un risparmio di C02 equivalente pari a 11 tonnellate il primo anno, 16 il secondo e quasi 20 quest’anno, a riprova del contributo concreto dato da simili progetti a disinquinare l’aria, oltre che decongestionare il traffico.