(immagine di repertorio)

I Carabinieri della Stazione di Castel di Casio hanno dato esecuzione all’ordinanza della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, emessa dal Tribunale di Bologna nei confronti di un 53enne, originario di Trieste ma domiciliato nel Comune di Castel di Casio, operatore scolastico. L’uomo è indagato per il reato di atti persecutori nei confronti di una ragazza 27/enne del luogo.

La giovane si era rivolta la prima volta ai Carabinieri nel settembre 2019, chiedendo aiuto in quanto era perseguitata da un uomo, cliente abituale della gelateria dove lei all’epoca lavorava. Lo stesso aveva da subito manifestato interesse verso di lei e, sebbene mai contraccambiato, aveva in poco tempo assunto un atteggiamento ossessivo, inviandole frequenti messaggi e foto tramite i suoi profili social, sino a quando la ragazza non si è trovata costretta a chiudere i suoi account.

Dopo la prima denuncia della donna, a seguito della quale il 53enne è stato rinviato a giudizio e il cui processo è tuttora in corso, l’uomo aveva temporaneamente desistito dalla sua attività molesta, fino a quando, nello scorso mese di maggio, ha ripreso a cercare la ragazza, rintracciandola inizialmente mediante il suo nuovo profilo Facebook e nel luglio scorso trovandola nel comune di Fanano, presso un bar dove la ragazza si trovava occasionalmente con una sua amica. Nella circostanza il 53/enne è stato tratto in arresto in flagranza di reato e successivamente rimesso in libertà. Nel frattempo il Tribunale di Bologna, su richiesta della locale Procura della Repubblica, territorialmente competente, ha emesso l’ordinanza applicativa del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, eseguita nella giornata di ieri.