Esplorazione tattile (foto fornita dal Comune di Modena)

Il sito Unesco di Modena, tra il Duomo, la Ghirlandina e piazza Grande, come non lo avete mai visto, cioè anche a occhi chiusi, per esempio. Sarà dedicata proprio alle diverse modalità di visitarlo, all’insegna dell’inclusione e dell’accessibilità, la quinta edizione della manifestazione “Modena Patrimonio mondiale. Una storia sensazionale”, in programma tra venerdì 30 settembre e domenica 2 ottobre, della quale si stanno definendo i principali appuntamenti.

Tra le esperienze previste ci sono le visite guidate al buio (“Insolite percezioni”, con i partecipanti bendati), i dialoghi tattili con le figure fantastiche della Cattedrale (“Metope empatiche”, per un’immersione multisensoriale tattile e uditiva) e un itinerario inclusivo (“Un Sito mille sguardi”) che rappresenteranno l’occasione per la presentazione di una guida multisensoriale e di un opuscolo, un vero e proprio prontuario per “agevolare quanto più possibile – spiegano i promotori – l’accesso al sito alle persone con disabilità, nella convinzione che se un patrimonio è davvero dell’umanità, nessuno ne debba essere privato o escluso”. Altri appuntamenti sono rivolti a bambini e famiglie, come il gioco “Cinque sensi per conoscere il Duomo” o la narrazione di “La bilancia e la pedana” del cantastorie Marco Bertarini, sul superamento delle barriere architettoniche e umane.
L’iniziativa viene sviluppata dal coordinamento del sito Unesco del Museo civico di Modena, con il servizio comunale di Promozione della città, in collaborazione con i Musei del Duomo e la partecipazione dell’associazione la Girobussola.
L’opuscolo sarà caratterizzato da indicazioni sulla mobilità possibile all’interno del sito e nei suoi immediati dintorni, da una mappa a rilievo per una veloce ricognizione tattile e da un qr-code che rimanda a uno spazio web con informazioni dettagliate. La guida multisensoriale, invece, avrà carattere meno analitico, unirà a testi dal taglio narrativo ed evocativo delle illustrazioni che saranno audiodescritte e “punterà a favorire nuove modalità di fruizione del Sito, tentando di abbandonare un’impostazione descrittiva incentrata solo su ciò che si può vedere, per trasmettere le diverse percezioni e sensazioni che ogni visitatore può provare nel cuore della città toccando, passeggiando, ascoltando, facendosi guidare dagli odori, gustando i prodotti modenesi”.
Alle iniziative collabora anche Piacere Modena e gli studenti dei licei Wiligelmo e Sigonio coinvolti in percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento.

 

I PROGETTI DEL MUSEO CANDIDATI AL PNRR

All’insegna dell’inclusione sono anche i tre progetti che il Comune di Modena ha candidato ai fondi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, per una cifra complessiva di oltre un milione e 300 mila euro, nel bando sulla misura del “patrimonio culturale per la prossima generazione” che prevede risorse per la “rimozione delle barriere fisiche e cognitive” per l’accesso ai musei.

Un progetto riguarda il piano terra del Palazzo dei Musei (500 mila euro), con la realizzazione del punto informativo, della segnaletica, di parcheggi dedicati alle persone con disabilità, di particolari pavimentazioni, strutture e strumentazioni per consentire esperienza di visita autonome per la più larga parte dei visitatori. Il progetto, presentato dai Lavori pubblici, prevede anche l’istallazione di ausili per il superamento di specifiche disabilità.

È a cura del Museo civico, invece, il progetto “Tutti in museo” (409 mila euro) che prevede interventi migliorativi del percorso museale in un’ottica di accessibilità, con attenzione alle disabilità motorie e agli apparati didascalici e multimediali. È previsto, inoltre, la realizzazione di uno spazio multisensoriale per esperienze tattili, sonore, olfattive ed emozionali, oltre a nuovi ausili per la visita al museo, anche da utilizzare con specifiche applicazioni.

Sempre il Museo civico ha sviluppato anche un progetto (421 mila euro) per migliorare l’accessibilità del parco archeologico della Terramara di Montale a partire dalla realizzazione di un nuovo ponte, in materiale ecocompatibile, per l’attraversamento del fossato che circonda il villaggio primitivo ricostruito. È previsto anche un rinnovamento degli spazi didattici e degli spazi espositivi, con la creazione di una struttura immersiva per consentire al visitatore “un’esperienza diacronica dell’intero villaggio e del territorio circostante – spiegano i promotori – dal momento precedente l’insediamento fino al suo abbandono”.