I Carabinieri della Stazione di Borgo Panigale hanno arrestato un 36enne italiano per atti persecutori nei confronti di un’italiana 40enne, collega di lavoro. In particolare, la donna, sposata e con un figlio, è andata in caserma per sporgere una querela nei confronti del suo collega di lavoro, anche lui sposato, con cui un anno fa aveva avviato una relazione extraconiugale.

La donna riferiva ai Carabinieri che il rapporto sentimentale era degenerato dopo qualche settimana, quando, in preda a momenti di gelosia, l’amante aveva iniziato a minacciarla con frasi del tipo: “Io ti rovino, vengo sotto casa tua e dico tutto a tuo marito! Tu non vivi più! Sei una stronza! Io ti distruggo!”. Nonostante tutto, lei aveva continuato a frequentare il collega senza dare peso alle minacce ricevute. Lo scorso luglio, durante un fine settimana che i due stavano trascorrendo clandestinamente in un albergo della Riviera Romagnola, il 36enne, accortosi che la donna stava controllando il suo smartphone si era infuriato al punto che dopo averla spinta sul letto, aveva tentato di soffocarla con un cuscino, procurandole dei lividi sulle braccia. Dopo quell’episodio, la donna che non presentava denuncia, decideva comunque di interrompere i contatti con l’uomo, che, non rassegnato, iniziava a perseguitarla, con telefonate e messaggi, minacciando di rendere pubblica la loro relazione.

Spaventata, la donna si è così rivolta ai Carabinieri. Proprio durante la presenza della donna in caserma, l’uomo ha continuato a molestarla con messaggi e telefonate che la donna ha messo in viva voce permettendone l’ascolto ai militari. Terminata la stesura della denuncia, i Carabinieri, al fine di tutelare l’incolumità della donna, hanno deciso di accompagnarla a casa, dove ad attenderla c’era il 36enne, appostato dietro a un angolo della strada. Grazie all’intervento dei militari, la situazione non è potuta degenerare. Il 36enne è stato arrestato e su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna associato alla Dozza.