Sabato 8 ottobre, a Missano di Zocca, andrà in scena la prima Festa di Per Russlin, per valorizzare il frutto antico ancora oggi coltivato in questa parte dell’Appennino modenese, la squisita pera Rossellina. Quando si parla di Zocca si pensa subito alle castagne e parlare d’altro sembra quasi blasfemo: eppure la coltivazione di questa deliziosa pera, come testimoniano le numerose piante ultrasecolari che ancora sopravvivono le producono, è altrettanto radicata nel territorio.

Ideata dal giornalista dendrogastronomico Carlo Mantovani e organizzata dal Movimento Paesaggezza in collaborazione con Stefano Fogacci, vicepresidente del Consorzio Agro-silvo-castanicolo dell’Appennino modenese. Slow Food Vignola e Valli del Panaro, il Comune di Zocca e – ovviamente – con l’unica azienda agricola produttrice, La BMT di Missano, la giornata cercherà di far conoscere questo frutto dimenticato e il suo notevole potenziale gastronomico, sperando che questa possa convincere le autorità territoriali – nel prossimo futuro – a promuovere la coltivazione dei preziosi Per Russlin.

L’evento – che vedrà la partecipazione anche di un rappresentante dell’Università di Bologna e di alcuni proprietari di vecchie piante locali – si terrà al mattino, dalle 10 alle 12 circa, nell’area cortiliva della predetta azienda agricola, con ritrovo davanti alla Chiesa di Missano (dove c’è un parcheggio): inizierà con un accorato elogio della Pera a cura dell’ideatore dell’evento e sarà seguito da un visita guidata nel frutteto condotta dal proprietario, il sign Ivano. Gran finale con assaggi a base delle deliziose Pere Rosselline, che una volta cotte diventano rosso fuoco.

Al termine dell’evento, chi volesse, può trattenersi e – pagando- farsi un pranzetto montanaro a base di crescentine e ciacci (gradita la prenotazione – solo whatsapp – al numero 338 112 2450.