Con 2,5 milioni la Regione aumenta la propria partecipazione al capitale dell’Expo felsineo. Con l’aumento di capitale viale Aldo Moro punta, sostenendo gli investimenti previsti, al rafforzamento del sistema fieristico, in particolare in questa fase post pandemica, nella quale il rilancio delle attività rappresenta un volano per il sistema delle imprese, per le filiere del territorio e per la tenuta dell’occupazione.

Oggi il via libera dell’Assemblea legislativa alla legge, proposta dalla Giunta regionale, che aumenta la propria partecipazione azionaria nella misura di 2,5 milioni di euro in un progetto complessivo di aumento di capitale dell’expo bolognese da circa 110 milioni. Un sostegno all’aumento di capitale proposto dalla società realizzato attraverso la sottoscrizione della quota offerta in opzione e, per la parte residua della dotazione, attraverso la sottoscrizione delle quote dell’eventuale inoptato.

La ricapitalizzazione di BolognaFiere Spa – società mista pubblico-privata, con il 52,2% delle quote azionarie in mano a soci pubblici e 47,8% ai privati – non cambia sostanzialmente l’assetto delle quote: la Regione, terzo azionista pubblico con è preceduta da Comune di Bologna e Camera di Commercio di Bologna.

“Il Piano di BolognaFiere- ha spiegato in aula l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla- è stato discusso dalla Regione con tutti i soci. Intendiamo agevolare il raggiungimento degli obiettivi per il rilancio del polo fieristico attraverso il finanziamento del piano industriale che punta a rilanciare una rete internazionale già molto forte. In questa operazione mettiamo insieme tutta la filiera dell’indotto e diamo continuità a progetti di sviluppo per sostenere anche le persone che ci lavorano”.

Il Piano industriale di BolognaFiere
Il Piano industriale 2022-2026 presentato della società prevede diversi obiettivi, fra cui la valorizzazione delle potenzialità della città di Bologna; investimenti per 46 milioni di euro nel periodo 2021-2026, principalmente focalizzati su manutenzione e riqualificazione del quartiere fieristico; l’estensione dell’attuale spazio per aumentare l’attività espositiva. Il management della società ha predisposto una serie di misure per garantire la sostenibilità economica del Piano. Dal punto di vista finanziario, fra le possibili iniziative sono previsti: aumento del capitale fino a un massimo di 20 milioni di euro; aumento del capitale in natura, per un importo che potrebbe arrivare a 60 milioni di euro; dismissione di beni non strategici, per almeno 12 milioni. Nel Piano industriale è prevista anche l’acquisizione dell’immobile della Camera di commercio per ampliare gli spazi a disposizione.