Si è svolta stamattina l’inaugurazione delle nuove aule e la presentazione dell’illuminazione sostenibile delle Serre, presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari – DISTAL dell’Università di Bologna, alla presenza del Rettore Giovanni Molari e della Direttrice del Dipartimento Rosalba Lanciotti.

Le nuove aule (una da 130 posti e una da 70 – aule 14 e 15 I piano) sono pronte ad accogliere gli oltre 1000 studenti delle Lauree e Lauree magistrali della sede di Bologna, dove sono inoltre presenti due laboratori informatici, cinque aule con destinazioni particolari e tre laboratori didattici. E proprio qui, nel corso della giornata, si è svolto l’evento OpenDISTAL dove hanno dialogato studenti, docenti e ricercatori del Dipartimento, enti e imprese del settore agroalimentare.

L’inaugurazione ha coinvolto anche le Serre del Dipartimento che sono state dotate di un nuovo impianto di illuminazione artificiale basato sulla tecnologia C-LED, volta al raggiungimento di una maggiore sostenibilità. Grazie all’utilizzo dei Led, infatti, i nuovi punti luce permettono di abbattere i consumi energetici fino al 40%, rispetto a quelli delle precedenti lampade a vapori di sodio.

L’intervento di efficientamento del sistema di illuminazione delle Serre è stato abbinato alla sostituzione di circa 4800 punti luce presso l’edificio del CAAB. L’intervento complessivo permette di risparmiare 138.893 kWh/anno, pari a circa il 4% dei consumi annuali totali del plesso. Al prezzo attuale dell’energia elettrica tale risparmio vale circa 60.000 euro/anno.

Le azioni realizzate presso il DISTAL sono un primo esempio delle nuove strategie d’insieme che l’Ateneo intende adottare per far fronte alla crisi energetica e diffondere una nuova cultura della sostenibilità.

Tali strategie comprendono fra l’altro l’elaborazione del primo piano energetico dell’Alma Mater, che avrà durata triennale; sostituzione dei sistemi di illuminazione; monitoraggio e controllo degli impianti per un sistema integrato e puntuale di gestione; un maggiore ricorso al fotovoltaico per incrementare la quota di autoproduzione energetica. In prospettiva, si mirerà ad azioni strutturali di più lungo termine, che richiederanno investimenti significativi per la sostituzione degli impianti, l’efficientamento degli involucri edilizi e la costruzione di edifici a impatto zero.

L’Ufficio Energy di Ateneo è già impegnato a garantire una gestione più efficiente degli impianti in modo da eliminare gli sprechi energetici legati alla non corretta regolazione degli impianti (uffici troppo caldi o troppo freddi), anche se sarà importante il contributo di tutti, secondo alcune linee guida che l’Unibo indicherà a tutta la sua comunità.

Le azioni di tutta la comunità possono portare, infatti, a un risparmio di energia pari al 7% dei consumi di energia totali, evitando l’emissione in atmosfera di circa 2300 tCO2 all’anno.

L’Ateneo ha, inoltre, attivato una casella mail alla quale si potranno segnalare tutte quelle situazioni che portano allo spreco di energia e acqua nelle sedi universitarie: risparmio.energia@unibo.it

Questa mattina il Magnifico Rettore ha indirizzato una lettera a docenti e personale tecnico e amministrativo dell’Ateneo per indicare le linee strategiche dell’Alma Mater e per richiamare la comunità a un rinnovato senso di responsabilità: «un’istituzione come la nostra», ha scritto il Rettore, «non può che adottare comportamenti responsabili e lungimiranti, che garantiscano la piena sostenibilità all’Ateneo e rappresentino, al di fuori dell’Ateneo, esempi da imitare».