Nell’ambito delle iniziative che accompagnano la 64esima Adunata provinciale degli Alpini, in programma dal 7 al 9 ottobre a Reggio Emilia, e il 150° Anniversario di fondazione del più antico Corpo di fanteria da montagna attivo nel mondo, il Comune dedica alle Penne nere due appuntamenti in Sala Tricolore.

Venerdì 7 ottobre alle ore 18,30 in Sala del Tricolore, si svolge la presentazione del libro La luna sulle ali dedicato alla vita di Giuseppe Zamberletti, ministro della Repubblica, ideatore e fondatore della Protezione civile italiana, di cui gli Alpini, anche quali volontari, sono parte fondamentale in ambito nazionale e locale.

All’incontro parteciperanno Lanfranco De Franco assessore alla Protezione civile del Comune di Reggio Emilia, Giammaria Manghi capo della Segreteria politica del presidente della Regione Emilia-Romagna, Albert Ferrari presidente dell’Associazione nazionale alpini (Ana) provinciale e Lorenzo Alessandrini, sindaco di Seravezza (Lucca) e coautore del libro.

Domenica 9 ottobre alle ore 12.30, in occasione del 150° Anniversario di fondazione del Corpo degli Alpini, il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e l’assessora regionale alla Protezione Civile Irene Priolo consegneranno il Primo Tricolore al generale Ignazio Gamba, comandante delle Truppe alpine.

Giuseppe Zamberletti, (Varese, 17 dicembre 1933 – 26 gennaio 2019), è considerato il padre della moderna protezione civile italiana. La sua carriera politica fu, fin dall’inizio, incentrata nel settore della sicurezza pubblica, sul tema della prevenzione dei disastri e sulla risposta alle emergenze. Parlamentare dal 1968, eletto nelle file della Democrazia cristiana, fu sottosegretario nel quarto e quinto governo Moro (dal 1974 al 1976) e nel terzo governo Andreotti (dal 1976 al 1978), con delega per la Pubblica sicurezza e per il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e Protezione civile. Nel primo e secondo governo Cossiga (1979-1980) fu sottosegretario agli Affari esteri. La sua prima grande sfida professionale fu il terremoto del Friuli nel 1976, che gestì in qualità di commissario delegato del governo presieduto da Aldo Moro, ideando un efficace sistema di assistenza alla popolazione e di ricostruzione, realizzato in stretta collaborazione con le istituzioni regionali e locali. Commissario straordinario del terremoto in Irpinia e successivamente dei terremoti verificatisi in Campania e Basilicata, si rese conto della necessità di predisporre e realizzare un sistema sempre più strutturato e integrato di Protezione civile, per coordinare e organizzare al meglio la macchina dei soccorsi e dell’assistenza alla popolazione. Questa intuizione si concretizzò nel 1982 quando, da ministro della Protezione civile, istituì il Dipartimento della Protezione civile nazionale.

Deputato fino al 1987, fu eletto senatore dal 1992 al 1994, dove entrò a far parte della Commissione Difesa. Il 24 febbraio del 1992 viene promulgata la legge che istituisce e regola il Servizio nazionale della Protezione civile.

Il 21 maggio 1996 gli fu conferita dal presidente della Repubblica Scalfaro l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica italiana.