Il 20 ottobre, la Squadra Mobile della Questura ha dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca emesso, in via di urgenza, dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia.

In esecuzione al decreto la Polizia di Stato ha proceduto al sequestro preventivo, a carico di tre soggetti, di sei orologi Rolex (un modello Daytona per un valore di marcato pari a euro 20.000,00, modello Yachy Master per un valore di marcato pari a euro 6.000,00 un Rolex modello Datejust per un valore di marcato pari a euro 4.000,00 un Rolex modello Submariner per un valore di marcato pari a euro 7.500,00, un Rolex modello GMT Master per un valore di marcato pari a euro 15.000,00, un Rolex modello Lady Perpetual per un valore di mercato pari a euro 1.000,00) nonché di monili in oro.  Il valore di mercato, complessivo di quanto oggetto di sequestro è di circa 55.000 euro.

In particolare, il decreto di sequestro preventivo scaturisce dagli approfondimenti investigativi effettuati a seguito dell’esecuzione, lo scorso 28 settembre, di due misure cautelari carcerarie e otto decreti di perquisizione emessi dall’Autorità a carico di 10 soggetti indiziati, a vario titolo, di ricettazione e riciclaggio. In tale circostanza si era già proceduto al sequestro diretto di oltre oltre cinque chili di preziosi di vario genere [orologi, pietre preziose, monili in oro] per oltre 44.000 euro.

Sulla scorta di quanto emerso nel corso delle perquisizioni, l’8 ottobre scorso la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un ulteriore decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica, procedendo all’arresto di un soggetto in flagranza di detenzione di segni e distintivi identificazione in uso ai corpi di Polizia, contraffatti. In tale circostanza venivano rivenuti ulteriori preziosi ed orologi di pregio.

Sulla scorta dei preliminari accertamenti patrimoniali condotti dalla Squadra Mobile su alcuni degli indagati, che evidenziavano la quasi totale mancanza di redditi percepiti e, quindi, un’evidente sproporzione rispetto al preziosi detenuti, la Procura della Repubblica ha disposto il sequestro preventivo eseguito il 20 ottobre. Il 24 ottobre successivo il GIP presso il Tribunale di Reggio Emilia ha convalidato il provvedimento emesso in via d’urgenza dal Pubblico Ministero.

La Questura reggiana, coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica, si pone quale obiettivo strategico quello di provvedere all’ablazione ed alla restituzione all’erario di patrimoni accumulati in contesti illegali.