«Gentili concittadini, ho letto con attenzione la vostra lettera e mi sento di fare alcune osservazioni in risposta. Innanzi tutto una doverosa precisazione: in tanti ritengono che il sindaco abbia poteri sconfinati e possa tutto, ma non è assolutamente così e i suoi ambiti di intervento sono chiari e ben disciplinati dalla legge. Detto questo ribadisco che la questione della sostituzione dei medici di medicina generale spetta esclusivamente all’Ausl.

Questo non significa lavarsene le mani, ma solo non potere sconfinare in altri ambiti che non sono di mia competenza e nei quali non ho alcuna autorità. Se fossi un demagogo (ma non lo sono mai stato), pur sapendo che l’Azienda sta rispettando semplicemente le regole, avrei potuto attaccare l’Ausl solo per ingraziarmi i cittadini. Invece, per spirito di servizio, ho sentito il dovere di indire una riunione lo scorso 25 ottobre al Pala Round, il luogo più ampio disponibile, per permettere a tutti i miei concittadini di poter interagire con l’Ausl e conoscere i motivi per cui il dottor Roccato non poteva, in questo momento, continuare ad assistere i suoi pazienti. E la risposta, molto semplice, è che il medico non si è iscritto al bando per la riassegnazione dell’area scoperta, cancellando così qualsiasi possibilità di restare a San Felice. Se non si partecipa è impossibile vincere. Non si tratta di “burocratese” ma di regole. Per fortuna il dottor Roccato è stato sostituito da un altro medico che ha partecipato al bando per coprire l’area scoperta, garantendo continuità nell’assistenza sanitaria. Un fatto assolutamente non scontato, in un periodo come l’attuale in cui è così complicato reperire medici di medicina generale, come ben sanno i cittadini di una vicina comunità, rimasti a lungo senza un dottore. Certo, mi chiedo con quale spirito il sostituto affronterà questo nuovo incarico. Secondo me non a cuor leggero, ma confido nella sua professionalità per proseguire l’ottimo lavoro svolto dal dottor Roccato. Merita quanto meno la possibilità di farsi conoscere. Sono salito su quel palco del Pala Round, col solo scopo di rendere un servizio alla mia comunità, consapevole dei limiti imposti dal mio ruolo, ma sicuramente mai rapportandomi ai cittadini in modo autoritario».

Michele Goldoni, sindaco di San Felice