Lunedì 7 novembre 2022 ha preso il via il cantiere di ampliamento e riqualificazione della Casa Protetta.

La casa protetta diventerà più grande: i posti di Casa Residenza Anziani passeranno da 48 attuali a massimo 52 (salvo esigenze covid di lasciare a disposizione camere vuote per isolamento/quarantena) così come i metri quadri a disposizione del centro diurno passeranno da 125 a 210.

Gli spazi saranno meglio organizzati, più grandi ed ordinati gli spogliatoi o le guardiole.

Saranno realizzate stanze dedicate ad attività a piccolo gruppo e al relax, bagni attrezzati per il bagno gentile, alcune stanze singole per cogliere bisogni speciali come ad esempio il fine vita e una corte interna allestita con aiuole.

L’intervento è 1.450.000 € milioni di euro del tutto finanziato con mutuo a carico dell’Azienda Speciale Cavriago Servizi.

La progettazione è stata curata da Europroject s.r.l. che di concerto con l’Arch. Patrizia Benati dell’ASP Carlo Sartori e l’Azienda Speciale Cavriago Servizi hanno fatto un lavoro enorme di aggiornamento continuo ed in corsa del progetto iniziale al fine di portarci al progetto esecutivo.

L’intervento infatti fu programmato dall’Amministrazione Burani a partire da alcune consapevolezze importanti: il progressivo invecchiamento della popolazione, la necessità continuare a garantire qualità all’interno degli spazi che ospitano i servizi comunali rivolti agli anziani oltre che la ferma convinzione che si dovessero accentuare quei tratti dell’attività svolta, più vicini alla dimensione domiciliare e integrazione del servizio nella comunità. Alcune di queste consapevolezze sono ancora oggi presenti e fortemente condivise da questa Amministrazione, altre, sono state spazzate via dalla pandemia.

Sono state infatti le strutture per anziani che hanno pagato un prezzo altissimo al virus in termini di vite umane.

La pandemia ha messo in luce quali sono le fragilità più rilevanti all’interno di questi servizi e hanno costretto a ripensamenti anche progettuali.

E’ stato ad esempio necessario ripensare gli spazi per eliminare qualsiasi zona di “promisquità” negli usi e negli accessi. In altre parole sono stati individuati accessi e percorsi separati per raggiungere i vari servizi presenti all’interno della struttura ed inoltre è stato deciso di portare definitivamente all’esterno della Casa Residenza Anziani cavriaghese tutti gli uffici dei servizi sociali in modo da evitare continui ingressi di cittadini dall’esterno. Come garantire la sicurezza sanitaria all’interno di queste strutture evitandone contestualmente la cosiddetta “ospedalizzazione” è la sfida che attende l’Amministrazione Comunale e la comunità tutta. Si tratta infatti di costruire nuovi modelli non solo in questo specifico ambito ma anche, più in generale, su tutta la questione socio sanitaria che riguarda la cura delle persone anziane, croniche e fragili.

Il cantiere procederà limitando al minimo l’impatto sugli ospiti che verranno di volta in volta accolti in zone della struttura non coinvolte nei lavori.

Sarà un cantiere complesso che durerà circa 14 mesi.

Durante questi mesi l’attività del centro diurno sarà svolta fuori dalla Casa Protetta in spazi appositamente allestiti ad uso esclusivo. I famigliari sono stati incontrati nei giorni scorsi per costruire la collaborazione necessaria affinchè i disagi del cantiere siano i minori possibile.

“Saranno infatti mesi delicati” dichiara la Sindaca Francesca Bedogni. “Faremo del nostro meglio per dare meno disagio possibile alle persone che abitano la CRA e saremo al loro fianco per risolvere gli inevitabili problemi che potranno esserci, problemi di convivenza tra il cantiere e lo svolgimento della normale attività.”