Per i più non svolgeva alcuna attività, essendo disoccupato, ma per i carabinieri della stazione di Gattatico, che nei suoi confronti sulla scorta di alcune delazioni avevano rivolto le loro attenzioni investigative, l’uomo gestiva un’illecita attività concernente la compravendita di sostanze stupefacenti.

I riscontri a tali ipotesi investigative sono giunti nel corso della mattina di ieri all’esito della perquisizione veicolare e domiciliare eseguita dai carabinieri della stazione di Gattatico con l’ausilio di una unità cinofila in forza alla polizia provinciale di Reggio Emilia che ha portato al rinvenimento di circa 2 etti di droga tra marjuana, hascisc e cocaina oltre a variegato materiale per il confezionamento e la produzione dello stupefacente.

Per questi i motivi i carabinieri, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato un 59enne residente a Poviglio, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana, diretta dal Procuratore Capo Calogero Gaetano Paci.

L’origine dei fatti ieri mattina quando l’uomo, alla guida della sua auto, veniva fermato dai carabinieri in via Garibaldi a Gattatico e trovato in possesso di mezzo grammo di marjuana. La successiva perquisizione domiciliare portava a rinvenire 115 grammi di marjuana (7 grammi occultati in un barattolo riposto nel soggiorno, 27 e 75 grammi in due buste termosaldate occultate nella autorimessa esterna), circa 85 grammi di hascisc nascosti in un mobile dell’autorimessa, e 2 grammi di cocaina confezionate in tre dosi occultate in un mobiletto della camera da letto, tutto sottoposto a sequestro unitamente a 1.000 euro in contanti, ritenuti provento dello spaccio, nonché variegato materiale per il confezionamento e la pesatura della droga (un bilancino di precisione, una macchinario per sottovuoto e saldatura, due rotoli di plastica da sottovuoto, 100 grammi di sostanza da taglio).

In un locale adibito a ripostiglio i militari hanno rinveuto e sequestrato il classico kit per realizzare una serra tra cui 3 lampade alogene, una lampada a led con stabilizzatore di corrente e un tubo in plastica per areare. Alla luce delle risultanze emerse l’uomo è stato arrestato e ristretto a disposizione della Procura reggiana.