I parlamentari modenesi durante l’incontro con il sindaco

Dai bilanci degli enti locali, già messi a dura prova dal Covid e ora alle prese con la crisi energetica, agli investimenti programmati con le risorse del Pnrr, passando per le richieste in tema di sicurezze e legalità (a partire dalla dotazione degli organici delle forze dell’ordine), per il progetto relativo alla “Nuova cittadella della Giustizia”, per il quadro delle infrastrutture del territorio, per le questioni aperte rispetto alla scuola, alla sanità, al welfare e alle politiche abitative, per i temi ambientali e i finanziamenti attesi in campo culturale e sportivo, senza dimenticare anche un riferimento ai sostegni per il sistema fieristico, per l’ippodromo e per i progetti di sviluppo della Smart city.

Sono gli argomenti che il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha affrontato lunedì 14 novembre con i parlamentari modenesi che hanno accettato il suo invito a un incontro in Municipio, come aveva annunciato all’indomani del voto complimentandosi con tutti loro per l’elezione in un collegio uninominale modenese o eletti nel plurinominale in altre aree del Paese.
L’obiettivo dichiarato era avviare una relazione istituzionale e una collaborazione per tutelare nel miglior modo possibile gli interessi del territorio, “al netto delle differenze di ruolo e collocazione politica: lavoriamo per il bene di Modena, famiglie e imprese si aspettano dalla politica un contributo costruttivo per il bene della comunità”, come ha specificato Muzzarelli che era affiancato dal presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi.
Hanno partecipato all’incontro i senatori Michele Barcaiuolo e Vincenza Rando, i deputati Daniela Dondi, Maria Cecilia Guerra, Stefano Vaccari; Stefani Ascari in collegamento A loro, come verrà inviata agli altri parlamentari che non hanno partecipato all’incontro, è stata consegnata la documentazione su tutti i temi sviluppati e, da parte del presidente Poggi, le mozioni e i documenti di indirizzo approvati dal Consiglio comunale negli ultimi mesi che riguardano competenze delle Camere e del Governo. Le questioni sono su relative alla cittadinanza, all’urbanistica, alla rigenerazione e alla manutenzione della città, all’ambiente e alla crisi climatica, al trasporto pubblico locale, ai vincoli e ai limiti normativi che stanno penalizzando il Comune rispetto ai temi del personale e dei servizi pubblici locali.

I TEMI DI LAVORO

Il primo punto affrontato dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli con i parlamentari è stato il sostegno del Governo ai bilanci degli enti locali, al momento totalmente inadeguato a fronteggiare l’attuale situazione. Il Fondo funzioni fondamentali è stato decisivo per l’emergenza Covid ma oggi, come ha sollecitato Anci, servono segnali chiari in Legge di bilancio rispetto ai costi energetici e anche su due aspetti specifici: il destino delle addizionali Imu e Irpef (fondamentale saperlo per stilare il bilancio comunale) e una modifica dei criteri del Fondo crediti di dubbia esigibilità, oggi previsti al 100 per cento: “Per Modena significa tenere immobilizzati 17 milioni di euro, perché non premiare gli enti virtuosi tornando a percentuali più basse come 90 o 85 per cento?”

Rispetto ai fondi del Pnrr (il Comune di Modena ha già ottenuto finanziamenti per oltre 70 milioni di euro a cui si aggiungono gli interventi di Università, Aziende sanitarie ed Hera per ambiente ed energia), il sindaco ha elencato tre esigenze: capire se e quali modifiche ci saranno, aiuto per le risorse mancanti a causa dell’aumento dei costi energetici e delle materie prime, più tempo per lo strumento Fondo opere indifferibili. Tra i progetti del Pnrr ci sono anche quelli del Pinqua (Piano nazionale della qualità dell’abitare), ma su casa e povertà abitativa serve un impegno ulteriore a livello nazionale per favorire la compartecipazione di enti locali e privati.

Su sicurezza e legalità Muzzarelli ha ricordato di aver già scritto al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per continuare il lavoro svolto negli ultimi anni, anche a seguito del rinnovo del Patto Modena città sicura, con l’obiettivo di completare l’elevamento di fascia della Questura (dopo quello della Prefettura), l’adeguamento degli organici e delle dotazioni tecnologiche di tutte le forze dell’ordine e dei Vigili del fuoco. Un’attenzione specifica, inoltre, Muzzarelli l’ha dedicata ai Minori stranieri non accompagnati, tema sul quale il sindaco ha già scritto più volte al Ministero chiedendo strumenti adeguati, anche rispetto ai possibili percorsi formativi.

Al nuovo ministro della Giustizia Carlo Nordio, invece, il sindaco ha scritto rispetto al progetto relativo al trasferimento di Tribunale, uffici giudiziari e Procura nell’area dell’ex Manifattura, ora di proprietà di Cdp immobiliare, con un’operazione di rigenerazione avviata con i Governi precedenti per realizzare la Cittadella della Giustizia.

Un’altra lettera è stata indirizzata al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini per ribadire la posizione sulla bretella Campogalliano – Sassuolo (opera da realizzare, ma il progetto va ripensato e modificato “perché i caselli e il tracciato interferiscono negativamente con lo scalo merci di Marzaglia e non consentono uno sviluppo forte e sostenibile del tema logistica treno-gomma”), ma anche per richiamare la progettualità di Hydrogen Valley; il tema aperto, che segue la Provincia, di Autobrennero e degli investimenti collegati; i rapporti con Anas, non sempre lineari, anche rispetto alla tangenziale; quelli con Ferrovie dello Stato sul progetto del sottopasso di Porta Nord, dell’hub intermodale alla Stazione e il potenziamento di alta velocità e capacità a Modena.

Rispetto alla scuola il sindaco ha richiamato la lettera di Anci al ministro Giuseppe Valditara (dall’edilizia scolastica ai servizi 0-6, fino al tema delle difficoltà di organico) e ha sottolineato l’esigenza di accompagnare la crescita di Unimore e delle “città universitaria”, così come di proseguire il percorso dopo la statizzazione dell’istituto musicale Vecchi-Tonelli.

Il sindaco ha affrontato anche i temi ambientali e della transizione ecologica ricordando gli atti di programmazione già sottoscritti o approvati (Patto dei sindaci 2030, Pums e Pug, così come Patto per il lavoro e il clima e il Patto per Modena competitiva e solidale) e chiedendo aiuto per capire come dovranno svilupparsi i rapporti sui progetti in corso con ministeri che ora hanno una diversa ripartizione delle deleghe. Mentre un richiamo specifico è stato dedicato alle infrastrutture ambientali per la sicurezza idraulica: “Serve più interesse a livello nazionale per il territorio”.

Muzzarelli ha poi annunciato una nuova lettera indirizzata al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per chiedere di continuare il percorso del progetto Terre Ducato Estense, con la connessione tra Galleria nazionale e Ago; di sostenere l’attività dei teatri (Comune ed Ert), del sito Unesco e dell’ambito Città creativa Unesco per le Media Arts; di confermare il bando nazionale per la riqualificazione delle sale cinematografiche. Un’altra lettera è per il ministro dello Sport Andrea Abodi per sapere se, oltre al Pnrr, verrà finanziato il bando “Sport e periferie 2021”: Modena era in graduatoria ma i finanziamenti andarono per l’80 per cento al sud.

Gli altri temi sollevati dal sindaco hanno riguardato le risorse per la sanità territoriale, il sostegno al sistema fieristico, in difficoltà con il Covid e ora con la crisi dell’energia; i finanziamenti agli ippodromi (“Modena ha presentato istanze ragionevoli e giuste al ministero dell’Agricoltura”); la collaborazione con i diversi ministeri per i progetti sulla Smart city e l’innovazione tecnologica, dove le realtà medie vengono penalizzate rispetto alle città metropolitane.