Un’assistenza ininterrotta, garantita alle persone con diabete noto nel distretto vignolese, che sta tornando – in termini di numeri – ai livelli pre-pandemia, con la prospettiva di giungere a circa 4800 accessi a fine anno. Lavora a pieno ritmo l’ambulatorio diabetologico del Distretto Sanitario di Vignola, parte della rete provinciale del servizio che fornisce assistenza specialistica in tutti i distretti dell’Azienda USL di Modena.

La sede di Vignola – da un anno e mezzo circa trasferitasi negli spazi messi a disposizione dal Centro Privato Accreditato ‘CFT’ di viale Mazzini 5/2 – è un punto di riferimento per i 77mila residenti adulti del territorio, che comprende i comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Guiglia, Marano sul Panaro, Montese, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola e Zocca.

Presso l’ambulatorio sono attivi e implementati tutti i percorsi diagnostico-terapeutici dell’Unità Operativa, in particolare viene fornita assistenza alle persone con diabete Tipo 1; alle donne con diabete in gravidanza; ai pazienti con malattia renale cronica e diabete; alle persone che necessitano del percorso ‘piede diabetico provinciale’; agli utenti candidati allo screening e diagnostica del diabete monogenico nell’ambito del percorso ‘Medicina di precisione’. Le attività sono garantite da un team integrato composto da due medici, tre infermieri e un dietista. Il servizio di diabetologia è rafforzato e garantito da una serie di collaborazioni con altri professionisti esterni, a partire da i medici di medicina generale del territorio, fino all’Ortopedia e la Radiologia dell’Ospedale di Vignola, la rete nefrologica provinciale, oculista e cardiologo dei Poliambulatori di Vignola.

Tra le priorità dell’ambulatorio diabetologico del Distretto sanitario di Vignola ci sono la tempestività dell’accesso alla diagnosi e cura della malattia diabetica; l’offerta di una presa in carico continuativa; un approccio personalizzato e umanizzato alla presa in carico della persona con diabete; la realizzazione di momenti di medicina narrativa e incontri con il pubblico attraverso spettacoli teatrali, volti a fare riflettere su aspetti inediti dell’assistenza sanitaria, con uno sguardo rivolto alla comunità e agli operatori sanitari.

“Vorrei ringraziare tutti gli operatori del servizio diabetologico – afferma Federica Casoni, Direttore del Distretto Sanitario di Vignola -.  Il loro è un lavoro importantissimo, che negli ultimi anni si è dovuto adattare alle difficoltà della pandemia e al trasloco presso gli ambulatori del CFT. Ringrazio, infine, anche i pazienti che hanno seguito i professionisti nella nuova sede”.

“L’assistenza diabetologica offre la straordinaria opportunità di conoscere gli aspetti soggettivi ed emotivi della malattia cronica nel contesto di vita abituale delle persone – dichiara Daniela Piani, Direttrice dell’Unità operativa complessa Medicina Interna ad indirizzo Diabetologico dell’Azienda USL Modena -. Inoltre, è importante stabilire una relazione di fiducia e collaborazione che si evolve nel tempo ed è una fonte di conoscenza sia per le persone con diabete che per i sanitari”.

“All’interno del servizio di diabetologia l’infermiere provvede all’accoglienza dell’utente, con la raccolta di tutti i dati necessari a definirne il piano assistenziale, a partire da quelli anamnestici fino allo screening del piede, per la prevenzione e/o gestione di eventuali infezioni – aggiunge Elisa Olivieri, coordinatrice specialistica/ambulatoriale del Centro Diabetologico di Vignola -. Ma il fulcro dell’attività infermieristica è quello dell’educazione terapeutica all’utente, o il caregiver, atta a far seguire corretti stili di vita, sia riguardanti l’alimentazione che l’attività fisica; tale educazione ha una costante necessità di  rafforzo protratto nel tempo, vista la cronicità della patologia diabetica”.

 

Gli accesso sul Distretto di Vignola

Gli accessi al servizio stanno tornando ai livelli pre-pandemici: se nel 2019 le prestazioni svolte presso l’ambulatorio di Vignola erano state 4800, nel 2020 erano scese a 4100, tornando a 4300 nel 2021 con un trend in decisa crescita nell’anno in corso, con l’obiettivo di arrivare a superare i 4800 accessi a fine anno. Durante il periodo più acuto dell’emergenza sanitaria Covid, è stato garantito l’accesso in ambulatorio a tutte le persone con prima visita o visita urgente diabetologica.

I dati clinici delle persone che accedono all’ambulatorio diabetologico vengono registrati in una cartella clinica diabetologica dove attualmente compaiono 5mila persone, 135 delle quali sono seguite per diabete di Tipo 1 insulinodipendente. Nel periodo 2016-2022 quindici persone hanno sviluppato ulcere o lesioni ai piedi su 1600 utenti classificati ad alto rischio di lesioni; solo due di queste hanno raggiunto la guarigione mediante amputazione minore.

Tutti i cittadini seguiti continuativamente per diabete dall’ambulatorio (1600 circa) ricevono supporto infermieristico per la gestione delle procedure necessarie al monitoraggio della glicemia, assistenza dietistica e follow-up diabetologico.

 

I dati del Servizio Diabetologico in Provincia di Modena

Il diabete mellito è una patologia cronica a larghissima diffusione a livello mondiale, la cui prevalenza è destinata ad aumentare nel prossimo futuro a causa dell’elevata prevalenza di condizioni di rischio che ne precedono l’insorgenza. Già oggi in Italia il 9% degli adulti è affetto da diabete, di cui il 90% è rappresentato dal diabete di tipo 2. In provincia di Modena sono circa 40.000 le persone con diabete tipo 2. Tuttavia varie iniziative a livello mondiale, nazionale e locale mirano a sensibilizzare istituzioni ed enti pubblici, nonché le associazioni e i singoli, ad assumersi propri compiti specifici per invertire questa tendenza epidemiologica.

Nei primi nove mesi del 2022, comprendendo sia primi accessi che controlli e certificazioni per patologia diabetica, sono state erogate più di 22.000 visite, con un netto incremento rispetto allo stesso periodo del 2021 (20.704) e una tendenza al riallineamento con il dato del 2019 (23.563).

Nel 2020, in occasione dell’emergenza pandemica, il Servizio di Diabetologia si è organizzato introducendo anche modalità innovative volte a garantire quanto più possibile continuità di assistenza ai pazienti in carico. In questo ambito ha sperimentato l’introduzione del colloquio telefonico e in videochiamata erogando complessivamente oltre 4.800 prestazioni nel 2020. L’attività relativa al colloquio telefonico e in videochiamata prosegue tuttora, affiancandosi alle visite in presenza. Gli sforzi realizzati dal Servizio di Diabetologia trovano riscontro anche nei dati relativi all’offerta CUP: il numero complessivo di prime visite con appuntamento nel periodo gennaio-ottobre 2022 è superiore a quello degli stessi mesi del 2019 (rispettivamente 6.166 e 5.807). Come si evince anche consultando il sito www.tdaer.it, già da diversi mesi la quasi totalità delle prime visite con priorità ordinaria D viene prenotata entro i 30 giorni, tempo standard definito dalla Regione, con percentuali che si attestano stabilmente tra il 90% e il 100%.