Gli approfondimenti investigativi dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Castelnovo Monti su un cinquantenne reggiano trovato in possesso di alcuni grammi di hascisc, che deteneva per uso personale non terapeutico, hanno portato i militari a individuare il suo presunto fornitore a cui i carabinieri sono andati a far visita dando corso ad una perquisizione domiciliare.

All’esito delle attività l’uomo, un operaio ventinovenne residente a Vezzano sul Crostolo, è stato trovato in possesso di oltre 60 grammi di hascisc, parte della quale suddivida di dosi, nonché il cosiddetto kit per lo spaccio costituito da materiale per il confezionamento e pesatura, unitamente a un migliaio di euro in contanti ritenuto dai carabinieri provento dell’illecita attività. Per questi motivi, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, i carabinieri hanno arrestato un ventinovenne, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.

L’origine dei fatti ieri quando, nel corso di un controllo alla circolazione stradale, i carabinieri hanno controllato un cinquantenne reggiano trovandolo in possesso di 4 grammi di hascisc, la cui detenzione veniva ricondotta all’uso personale. Nel corso degli sviluppi investigativi i carabinieri risalivano al presunto fornitore, identificato in un ventinovenne abitante a Vezzano, a cui i carabinieri andavano a far visita dando corso a una perquisizione locale. L’attività portava a rinvenire 64 grammi di hascisc costituiti da un panetto e alcune dosi già confezionate unitamente al materiale citato, propedeutico all’illecita attività. Alla luce delle risultanze investigative il giovane veniva tratto in arresto.