Nel corso della notte scorsa, i Carabinieri della Compagnia di Carpi hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure coercitive, emessa dal Gip del Tribunale di Modena su richiesta della Procura, nei confronti di nove persone indagate a vario titolo di concorso in spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Sei di queste state condotte in carcere, due agli arresti domiciliari e ad una è stato comminato l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

Si tratta di una inchiesta complessa, iniziata nel 2019 e terminata a fine 2020, che ha smantellato un’organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti ramificata su vari livelli e che si sviluppava in un asse che coinvolgeva i territori di Carpi, Concordia e Finale Emilia.

Lo sviluppo di attività illecite in parchi e luoghi isolati di Concordia era stato segnalato all’Amministrazione comunale e alle Forze dell’Ordine anche da cittadini e dai gruppi di controllo di vicinato, ed era stato al centro della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è svolto l’8 novembre scorso con la Presidenza del Prefetto di Modena e alla presenza del Questore e delle Forze dell’Ordine e a cui avevano partecipato anche il Sindaco di Concordia Luca Prandini.

Dichiarazione di Luca Prandini – Sindaco di Concordia:

«Ringrazio i Carabinieri della Compagnia di Carpi per l’indagine scrupolosa portata avanti e che ha permesso di fermare una rete di spaccio di significative dimensioni che coinvolgeva anche Concordia. L’impegno delle Forze dell’ordine nel controllo del territorio e nel contrasto a reati così gravi si è dimostro ancora una volta costante e efficace a conferma che con un lavoro quotidiano e coordinato di tutte le Istituzioni si può contrastare ogni forma di illegalità. Rinnovo ancora una volta il plauso all’Arma dei carabinieri, la cui presenza nel nostro territorio rappresenta un’eccellenza insostituibile, e all’autorità giudiziaria per questa importante operazione.»

L’Amministrazione comunale di Concordia fa il punto anche su un episodio di fine ottobre che ha visto alcuni adolescenti protagonisti a Concordia di una lite violenta. A conclusione dell’attività di accertamento e indagine la Polizia Locale rassicura che in nessun modo si può parlare dell’esistenza di una baby gang a Concordia. La puntuale ricostruzione dei fatti ha consentito di appurare la reale portata di un contrasto episodico che non ha determinato gravi conseguenze. Il responsabile del presidio di Polizia Locale di Concordia, Claudio Rossi, si è fatto promotore di un dialogo con i ragazzi da cui è scaturito un incontro con le famiglie, conclusosi con la piena riconciliazione tra le parti.

Dichiarazione di Marika Menozzi – Assessora all’istruzione del Comune di Concordia:

«Ringrazio il Comandante della Polizia Locale Concordia-San Possidonio Claudio Rossi per aver coordinato le indagini in modo scrupoloso e per aver instaurato anche un dialogo con l’istituzione scolastica, in piena collaborazione con l’Amministrazione. Nonostante si sia trattato di caso sporadico, concluso con una chiarificazione tra i giovani coinvolti e le loro famiglie, riteniamo sia molto importante cercare di prevenire il fenomeno del disagio giovanile ed educare i più giovani ai temi della legalità. Per questo motivo, grazie al servizio politiche giovanili di Ucman, sta per iniziare l’attività di educativa di strada che consente di attivare interventi educativi di gruppo o di accompagnamento e di sostegno individuale, per una reale azione di prevenzione, incontrando i ragazzi nei luoghi in cui sono soliti incontrarsi. Inoltre, verranno realizzati incontri con gli studenti della scuola secondaria di primo grado e con le forze dell’ordine per comprendere l’importanza degli aspetti di legalità nella società e di responsabilità nell’agire-educare al rispetto di sé e degli altri.»