Dal 2004, complice l’uso smodato di bevande alcoliche, offendeva, minacciava e maltrattava con violenze fisiche e psicologiche la moglie anche davanti ai figli minori. Gravi presunte condotte delittuose quelle compiute da un 53enne residente nel reggiano in conseguenza delle quali i carabinieri della stazione di Bagnolo in Piano, a cui la donna in un sofferente incontro ha denunciato gli episodi, al termine delle indagini hanno denunciato l’uomo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati i quanto commessi anche davanti ai figli minori.

La Procura reggiana, condividendo con le risultanze investigative dei carabinieri bagnolesi, chiedeva ed otteneva dal Tribunale di Reggio Emilia la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con il divieto di accedervi all’interno nonché il divieto di avvicinamento alla vittima prescrivendo di non avvicinarsi a meno di 1000 metri dalla moglie. Stando a quanto emerso dalle indagini dei carabinieri l’uomo, dal 2004 sottoponeva la moglie a reiterate violenze e aggressioni piscologiche: minacce di morte, frasi ingiuriose e umilianti nonché a plurime percosse e violenze fisiche. Il tutto accompagnato in diverse occasioni con frasi del tipo “vai dai tuoi genitori altrimenti ti ammazzo”, utilizzando un coltello mimando il gesto di tagliarle la gola e farle una “cerniera” in pancia, la umiliava e offendeva con  i peggiori epiteti e la sottoponeva a reiterate e frequenti violenze fisiche consistite in schiaffi, calci, strattonamento per i cappelli, testate e pugni sulla bocca che determinavano fuoriuscita di sangue e in un’occasione anche un tentativo di strangolamento mentre la donna era nel proprio letto.

Violenze che hanno visto la donna per anni costretta a rinchiudersi in cucina o in altre camere della casa per evitare di continuare a subire i pestaggi. Gravi episodi di violenza quelli descritti in denuncia che riscontrati dai Carabinieri di Bagnolo in Piano hanno visto la Procura reggiana richiedere ed ottenere dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia il  provvedimento restrittivo di natura cautelare eseguito dai Carabinieri di Bagnolo i Piano. Il procedimento, nella fase delle indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al Giudice di verificare l’eventuale piena responsabilità dell’indagato.