L’Amministrazione comunale conferma per il 2023 il proprio impegno verso l’Istituzione scuole e nidi dell’infanzia, principale attore del sistema educativo di Reggio Emilia, con un trasferimento di 20.391.682 euro.

Emerge dal Bilancio di previsione della stessa Istituzione, presentato oggi al Consiglio comunale dall’assessora all’Educazione Raffaella Curioni e approvato dall’aula con 18 favorevoli (Pd, Europa Verde, Più Europa, Reggio E’); 7 contrari (Forza Italia, Coalizione Civica, Alleanza Civica, Lega-Salvini premier); 2 astenuti (Movimento 5 Stelle).

 

MACRODATI – Il trasferimento comunale si inserisce in una quadro di entrate complessivo di 30.072.053 euro. Altre entrate, ha spiegato l’assessora, saranno composte dalle rette per un valore di circa 4.530.000 euro pari al 15% delle entrate complessive. Inoltre si prevedono contributi dallo Stato per 2.625.000 euro, in crescita rispetto allo scorso anno, Regione Emilia-Romagna per 1.416.713 euro, Provincia per 19.672 euro e Fondazione Manodori per 220.000 per il progetto Apprendimenti in spazi aperti.

Per quanto riguarda gli investimenti sono previste azioni di manutenzione straordinaria degli edifici per euro 750.000, di cui 350.000 euro per il sistema antincendio al nido Allende e 200.000 per il nido-scuola Otello Sarzi.

In riferimento al Pnrr si è proceduto a candidare 8 strutture tra nidi e scuole infanzia (di cui 7 sono state finanziate Nido Cervi, Nido Iotti/Scuola Agorà, Nido Peter Pan, Nido Rivieri/Scuola Claudel, Nido Rodari, Nido Sole) compresa la proposta di un nuovo Polo d’infanzia a Parco Ottavi che realizzerà 170 nuovi posti nido e scuola. Per un totale di 8,4 milioni di euro.

 

HANNO DETTO – “Il Bilancio previsionale sottolinea, negli indirizzi strategici, le linee generali dei valori, riferimenti, azioni e collaborazioni con cui l’Istituzione continuerà a lavorare per produrre innovazione e consolidare il futuro del nostro sistema educativo – ha detto l’assessora Curioni – La presenza di queste condizioni organizzative, culturali ed economiche è imprescindibile per garantire la qualità dell’offerta educativa, elemento non opzionale dei nostri servizi educativi. In questi anni, dal 2014 in particolare, abbiamo lavorato per consolidare il sistema educativo, aumentare i posti e la scolarizzazione, migliorare le condizioni di accesso delle famiglie, innovare l’organizzazione dei servizi, stabilizzando il personale e garantendo qualità del progetto educativo per le famiglie e per gli operatori scolastici. Con trasferimenti costanti e responsabilità amministrativa, poiché l’investimento sul sistema educativo non è comprimibile”.

 

LEZIONE DALLA PANDEMIA – Passando all’analisi del quadro più generale, l’assessora Curioni ha sottolineato che, in ambito nazionale, “il progressivo superamento dell’emergenza sanitaria ha consentito con l’avvio del nuovo anno scolastico 22/23 di ritornare ad una nuova quotidianità dei bambini e delle famiglie. Il sistema scolastico ha fatto fronte al perdurare dell’emergenza sanitaria attraverso importanti sforzi organizzativi e di gestione, garantendo, non senza difficoltà, la tenuta dei servizi in un momento fondamentale per la ripresa economica del Paese. Pensiamo che l’insegnamento più grande che viene dalla gestione pandemica sia stato quello di mettere a sistema diverse risorse e attori (pediatri, igiene pubblica, Regione, Ufficio scolastico provinciale, servizi a gestione diretta e indiretta, sistema pubblico integrato) che insieme hanno dialogato e costruito vere e proprie reti territoriali”.

A proposito di agevolazioni alle famiglie, “ad oggi sono stati erogati finanziamenti sia nazionali sia regionali, che hanno consentito a partire dall’anno scolastico 2018/2019 politiche importanti di riduzione della retta contributiva sostenuta dalle famiglie per la frequenza al nido e di qualificazione dei servizi del sistema pubblico integrato. Ci auguriamo che la nuova stagione così a lungo attesa per i servizi educativi inaugurata con il decreto legislativo 65/17, e confermata dagli documenti della Commissione per il sistema integrato, possa continuare attraverso un dibattito aperto e rispettoso dei diritti dell’infanzia, offrendo alle città che hanno investito sull’educazione di rafforzare il sistema dei servizi esistenti”.

 

SCOLARIZZAZIONE – Il sistema pubblico integrato scolarizza ad oggi il 55,51% dei nidi anni e il 96,33% nella scuola dell’infanzia. Il dato di scolarizzazione ad inizio mandato, nell’anno scolastico 2014/2015, era del 39% nei nidi e dell’87% nella scuola infanzia.

 

ACCESSO – L’istituzione ha inoltre aderito alla misura straordinaria e sperimentale della Giunta regionale a sostegno dell’ampliamento e dell’accesso al sistema integrato dei servizi educativi per l’infanzia per l’anno educativo 22/23 finanziata attraverso il programma Fse+. Tale misura è finalizzata all’abbattimento delle liste di attesa nei Nidi d’Infanzia. L’istituzione ha espletato le operazioni necessarie al raggiungimento del massimo ampliamento dei posti di Nido sui servizi a gestione diretta ed indiretta attraverso una puntuale analisi delle liste di attesa e dei posti attivabili in base all’autorizzazione al funzionamento.

A questo scopo è stato pubblicato un avviso pubblico che ha prodotto complessivamente 50 candidature degli Enti gestori del sistema integrato a cui si aggiungono 27 candidature nella gestione diretta.

Inoltre, per quanto riguarda la rete dei servizi 0/6 comunali a gestione diretta, per ampliare la capacità di risposta alle nuove esigenze delle famiglie nella fascia 0/2 anni si metteranno in campo alcune azioni di riorganizzazione ed in particolare a Villa Sesso (dove oggi sono presenti tre scuole d’infanzia), Nido Bellelli e Cervi, Scuola infanzia Belvedere, per far incontrare al meglio domanda e offerta del sistema dei servizi educativi.

 

PERSONALE – Un concorso interamente riservato alla stabilizzazione del personale ha consentito la assunzione di 8 nuovi insegnanti ad agosto ‘22. Da anni si registrano difficoltà dovute alla carenza del personale in possesso di titoli di studio idonei disponibile ad insegnare nelle scuole d’infanzia. In tal senso, ha ricordato l’assessora, “abbiamo aperto un importante dialogo con Unimore e stiamo lavorando insieme ad Anci per una interlocuzione nazionale”.

 

RICERCHE IN ATTO – In tema di Archivio digitale del Disegno infantile e in continuità con l’esperienza di ricerca realizzata tra Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia, Reggio Children, Officina Educativa e Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell’Università di Modena e Reggio Emilia, allo scopo di promuovere il ruolo del linguaggio grafico nei processi di apprendimento dei bambini, sarà realizzata una mostra, con inaugurazione prevista nel febbraio 2023, in occasione del compleanno del pedagogista Loris Malaguzzi: “Il Piacere di Disegnare” che ha l’intento di mettere in valore il linguaggio grafico come esperienza imprescindibile per coinvolgere e sviluppare contemporaneamente abilita cognitive, emotive, percettive, immaginative, comunicative ed espressive delle bambine e dei bambini.

“Sentire” l’inglese, e altre lingue, nella fascia d’età 0-3 è il progetto di ricerca promosso dall’Università di Bologna e dalla Regione Emilia-Romagna in dialogo con i servizi educativi 0/3 anni, fra i quali l’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia di Reggio Emilia.

Nell’ambito dell’Accordo tra l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – Dipartimento Educazione e Scienze Umane e l’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia, rinnovato nel dicembre 2020, proseguirà nel 2023 l’accoglienza di tirocini di studenti frequentanti il corso di Scienze della formazione primaria e Scienze dell’educazione e delle lauree sanitarie Logopedia, Fisioterapia, Psicologia e Terapia occupazionale.