Proseguire il percorso di ascolto dei cittadini, potenziando le occasioni di incontro per spiegare al meglio le modalità del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti e risolvere dubbi e domande. Sono gli inviti principali all’Amministrazione contenuti nell’ordine del giorno sul potenziamento della raccolta differenziata, approvato dal Consiglio comunale di Modena nella seduta di giovedì 2 febbraio.

Il documento è stato presentato dai gruppi di maggioranza (Partito democratico, Sinistra per Modena, Europa Verde-Verdi, Modena Civica) e ha ottenuto anche il voto favorevole del M5s; contrari Lega Modena, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Nella stessa seduta, l’Assemblea ha respinto un altro ordine del giorno sullo stesso tema presentato dai gruppi di opposizione (Fratelli d’Italia, Lega Modena, Forza Italia, Modena Sociale, Gruppo Indipendente per Modena, Alternativa Popolare) che, partendo da alcuni “disagi segnalati dai cittadini, già dai primi mesi di trasformazione dei servizi”, chiedeva l’inserimento di isole ecologiche di prossimità e di rendere note le tempistiche di introduzione della tariffazione puntuale. La mozione ha avuto il voto contrario di Pd, Europa Verde-Verdi, M5s, Modena Civica e Sinistra per Modena.
Approvato anche un ordine del giorno sulla riproposizione del progetto di incentivazione dei pannolini lavabili presentato dal Pd che chiede anche di verificare, “una volta entrata in funzione la tariffa puntuale nel bacino modenese”, la possibilità di scontistiche su questi e altri prodotti e di sollecitare il Governo affinché ne venga ridotta l’iva. Il documento è stato approvato con il voto favorevole anche di Europa Verde-Verdi, M5s, Modena Civica e Sinistra per Modena. Sullo stesso argomento è stato respinto un documento presentato da Fratelli d’Italia che chiedeva di avviare analoghe iniziative ma immediatamente. La mozione ha avuto il voto favorevole di Lega Modena, Forza Italia e M5s; contrari Pd, Europa Verde-Verdi, Modena Civica e Sinistra per Modena.
Esponendo l’ordine del giorno del Pd sul potenziamento della raccolta differenziata, Diego Lenzini ha evidenziato la necessità di sollecitare il Gruppo Hera affinché “prosegua il percorso di ascolto dei cittadini e di rilevazione dei loro fabbisogni”, grazie anche al potenziamento delle attività informative di Casa Smeraldo, in via Razzaboni, oltreché all’attivazione di punti informativi mobili. Il consigliere ha richiesto, inoltre, sia il rafforzamento del personale del gestore, per migliorare il progetto di trasformazione dei servizi ambientali del Comune, sia l’intensificazione delle azioni di controllo “finalizzate a contrastare gli abbandoni e le altre attività non legali”. Lenzini, nel riconoscere alcuni aspetti critici nell’avanzamento del cambio di gestione, ha tuttavia evidenziato come le difficoltà siano “connaturate” alla trasformazione in corso, poiché “il cambio di abitudini ha bisogno di tempo ma anche del massimo supporto tecnico da parte del gestore Hera e politico da parte dell’Amministrazione comunale”. A questo proposito, il consigliere ha condiviso la necessità di sviluppare ulteriormente la rete delle stazioni ecologiche cittadine, chiedendo al gestore la progettazione di una nuova struttura da aggiungere a quelle già attive. Auspicata, in conclusione, anche come deterrente del fenomeno della migrazione di rifiuti in rioni in cui il servizio non è ancora operativo, “la spedita implementazione del nuovo sistema di raccolta in tutta la città, da concludere in maniera efficace ed efficiente”.
Illustrando l’ordine del giorno sullo stesso tema, respinto, Elisa Rossini (FdI) ha evidenziato i “disagi segnalati dai cittadini già dai primi mesi di trasformazione dei servizi”, rispetto ai quali è stato richiesto “un miglioramento dell’attività di informazione e di assistenza tenendo conto anche delle specifiche conformazioni dei nuclei familiari”. Rossini ha dunque auspicato “l’inserimento di isole ecologiche di prossimità” e richiesto di “rendere note le tempistiche di introduzione della tariffazione puntuale e di verificarne gli effetti con simulazioni da effettuarsi entro il primo semestre del 2023”.
L’ordine del giorno sui pannolini approvato è stato illustrato Antonio Carpentieri (Pd) che ha invitato l’Amministrazione a riproporre il progetto comunale “Sostegno all’utilizzo dei pannolini lavabili”, attivato nel 2017 e nel 2018, nell’ambito dei bandi dell’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti (Atesir), volti ad assegnare contributi per la realizzazione di progetti comunali di riduzione della produzione di rifiuti. Il capogruppo ha chiesto, contestualmente, di verificare, una volta introdotta la tariffa puntuale, stabili scontistiche su questi e altri prodotti riutilizzabili. Carpentieri, nel sottolineare l’importanza di promuovere simili scelte virtuose, rispetto alla produzione di rifiuti indifferenziati, ha ribadito la necessità che l’iva sui pannolini (lavabili e non) venga mantenuta al livello più basso, alla stregua di quanto già fatto per assorbenti e tamponi.
Anche su questo argomento Elisa Rossini aveva presentato un ordine del giorno che chiedeva di attivare nuove iniziative di promozione dell’utilizzo di pannolini lavabili, prevedendo “misure incentivanti che anticipino l’introduzione della tariffa puntuale”. La consigliera aveva inoltre invitato, in conclusione, a “valutare la possibilità di strutturare l’incentivo anche sotto forma di riduzione della tassa dei rifiuti”.

IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

“L’informazione rivolta ai cittadini è fondamentale per la corretta applicazione del nuovo modello di raccolta differenziata porta a porta in corso di applicazione a Modena ed è necessario, quindi, sviluppare ulteriormente le attività di comunicazione come il gestore sta facendo”. Lo ha affermato l’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi facendo riferimento anche agli incontri pubblici in programma lunedì 6 e lunedì 13 febbraio, alle 20.45, organizzati da Hera all’auditorium Beccaria, dedicati alle modalità di conferimento in partenza lunedì 27 in centro storico. L’assessora, in particolare, è intervenuta durante il dibattito che, nella seduta di giovedì 2 del Consiglio comunale, ha preceduto la votazione di quattro mozioni sui temi della raccolta differenziata dei rifiuti. “La trasformazione dei servizi ambientali – ha affermato – permetterà di raggiungere le quote di differenziata a cui ci siamo prefissati di arrivare”, anche grazie a una raccolta dei rifiuti costruita su ‘misura’.  “È fondamentale – ha proseguito infatti l’assessora – rispondere alle esigenze dei cittadini che hanno situazioni particolari o che presentano criticità e fragilità”. Il percorso, ha concluso, “ci consentirà anche di studiare le adeguate modalità di applicazione, in futuro, della tariffa puntuale”.

Aprendo il dibattito per Lega Modena, Giovanni Bertoldi ha auspicato “uno sforzo maggiore per migliorare un servizio che attualmente presenta diversi svantaggi”: per esempio “richiede maggior impegno per i cittadini per la gestione dei propri rifiuti rispetto a prima e rischia di avere tariffe più elevate a causa dei costi maggiori”. Inoltre, secondo il consigliere “non ci sono vantaggi per la comunità in termini di salute, visto che il termovalorizzatore non tratterà meno rifiuti”.

Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) ha sottolineato “il comportamento virtuoso” delle famiglie modenesi dopo l’introduzione del nuovo sistema di raccolta e ha auspicato maggiore coinvolgimento dei cittadini: “Non si possono calare disposizioni dall’alto, occorre ascoltare i residenti” con l’obiettivo di migliorare il servizio attraverso il confronto. La consigliera ha inoltre precisato che nei prossimi mesi sarebbe “già necessaria una simulazione della tariffazione puntuale, anticipandone quindi l’applicazione”, come riportato nella mozione, respinta, proposta dai gruppi di minoranza.

Katia Parisi (Modena civica) ha messo l’accento “sull’importanza di ascoltare i cittadini, che dovranno comunque prestare maggiore attenzione a questo nuovo sistema di raccolta mentre Hera dovrà garantire più passaggi per svuotare i contenitori per strade più pulite”. La consigliera, che ha sottolineato anche il valore di “figure come quella del tutor ambientale, sperimentate in altre città”, ha suggerito l’installazione “di piccole isole ecologiche nei quartieri, per conferire direttamente”.

Per sviluppare in maniera “virtuosa” il sistema di porta a porta occorre, secondo Vincenzo Walter Stella (Sinistra per Modena), che “Hera faccia una comunicazione più incisiva e che assicuri il funzionamento tecnico e l’eventuale sostituzione dei cassonetti”; in parallelo, serve che i cittadini “compiano uno sforzo supplementare per cambiare abitudini”. Allo stesso tempo, per il consigliere il Comune “deve svolgere in modo efficace il ruolo di controllore della qualità di questo nuovo metodo di raccolta dei rifiuti, ponendosi con un atteggiamento di dialogo e ascolto”.

Giovanni Silingardi (Movimento 5 stelle) ha definito “intoccabile” il sistema di raccolta porta a porta, con l’obiettivo di “abbassare la quantità di rifiuti prodotti e aumentare i conferimenti di differenziata”, e ha precisato che si possono applicare comunque miglioramenti “come, per esempio, un maggiore sviluppo dell’informazione rivolta ai cittadini”. Il consigliere ha citato l’esperienza di Comuni che hanno scelto di mantenere la gestione del servizio ‘in house’, definendola “positiva, come attestano i dati”.

Per il Pd, Vittorio Reggiani ha affermato che “il porta a porta a Modena è certamente migliorabile; nel frattempo, comunque, noto che vengono effettuate campagne di informazione e sensibilizzazione dei cittadini, a cui viene chiesto uno sforzo per contribuire alla nuova modalità di raccolta. I risultati li vedremo nel tempo, come per tutte le azioni ‘educative’”. Il consigliere ha auspicato maggiore attenzione verso i casi delle famiglie numerose: “Mi sembra che il sistema di raccolta a loro rivolto sia sottodimensionato”. Antonio Carpentieri ha affermato che il porta a porta costituisce “un buon sistema per sollecitare un ‘salto di qualità’ dei livelli di differenziata, per ridurre i rifiuti prodotti e disattivare nel tempo il termovalorizzatore”. A regime, quindi, si potrà “arrivare alla tariffa puntuale, equiparata alla quantità di conferimenti”. Ricordando “l’attenzione del Consiglio comunale” sui temi della raccolta differenziata e dell’ambiente, Diego Lenzini ha rilevato che “il sistema porta a porta ha il beneficio di migliorare nettamente la qualità dei rifiuti e questo porta a una diminuzione dei costi: le lavorazioni necessarie sul materiale conferiti saranno, infatti, inferiori”. E sul tema del termovalorizzatore, ha spiegato che “l’unico modo per spegnerlo è diminuire la quantità di rifiuti conferiti”.

“Ridurre rifiuti alla ‘fonte’ e differenziare sono passaggi obbligati nell’ambito di buone politiche di tutela ambientale per affrontare la crisi climatica”, ha dichiarato Paola Aime (Europa verde – Verdi). Modena, ha aggiunto la consigliera, “si è avviata con convinzione su questo percorso ma adesso, dopo la fase iniziale in cui si sono verificati disagi, siamo in un periodo di transizione, in cui tutti sono chiamati a uno sforzo di responsabilizzazione”. Obiettivo futuro dovrà essere anche quello di “applicare una tariffa puntuale basata su principi di equità”.