C’è un patrimonio da salvaguardare e da proteggere, indispensabile per garantire la vita e lo sviluppo di ogni comunità. Un patrimonio che sempre più spesso è oggetto di tentativi di intrusione da parte di veri i propri pirati.

Per questo servono tecnici capaci di stendere un ‘cordone sanitario’ per proteggerlo. Per questo la Regione Emilia-Romagna ha messo in campo un corso di formazione per esperti in cybersecurity che in Emilia-Romagna dovranno fronteggiare la pirateria informatica.

Se ne parla nello speciale curato dall’Agenzia di Informazione e comunicazione della Giunta regionale che è online da oggi 15 marzo all’indirizzo https://regioneer.it/corsocybersecurity-2023 .

Ci sono dettagli sul corso e l’intervista a Luigi Vitellio, della Fondazione Fistic che spiega motivazioni e prospettive dell’attività di formazione sul tema cybersecurity.

Da domani partirà la selezione dei 25 partecipanti al corso su una settantina di candidati. I futuri esperti in ‘sicurezza per applicazioni e infrastrutture informatiche nella Pa’, raggiunto il diploma, avranno anche titolo per partecipare a concorsi pubblici che saranno banditi congiuntamente Regione Emilia-Romagna, Città Metropolitana di Bologna e i Comuni di Imola e Bologna, oltre alla società in house della Regione Lepida.