Devis Bellucci, ricercatore presso il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”, è tra i cinque finalisti del Premio Letterario per la Divulgazione Scientifica Galileo, XVII edizione, con il suo saggio “Materiali per la vita. Le incredibili storie dei biomateriali che riparano il nostro corpo” (Bollati Boringhieri Editore).

Il prestigioso Premio Galileo, istituito nel 2007 dal Comune di Padova, è uno dei più importanti riconoscimenti nazionali per la divulgazione scientifica, con lo scopo di diffondere la cultura scientifica tra i giovani e promuovere la divulgazione di qualità in Italia. Nel corso degli anni, il premio ha guadagnato una reputazione eccellente per aver premiato autori di grande valore, tra cui Carlo Rovelli, Piergiorgio Odifreddi, Vincenzo Balzani e Stefano Mancuso. Ogni edizione del Premio Galileo attira un’ampia varietà di candidature, con opere che spaziano dalla fisica alla biologia, dalla matematica alla chimica, rendendo la selezione dei finalisti un processo estremamente competitivo e selettivo.

Per selezionare i cinque finalisti del Premio Galileo 2023, la giuria scientifica, presieduta dal Prof. Telmo Pievani, ha utilizzato diversi criteri di valutazione, tra cui la solidità delle argomentazioni scientifiche, la capacità di unire più discipline e la chiarezza espositiva. La nomina di Devis Bellucci tra i finalisti è, dunque, un riconoscimento significativo dell’impegno e della dedizione dell’autore nella divulgazione scientifica di qualità.

La prossima fase vedrà la giuria popolare, formata da cento studentesse e studenti universitari e dagli iscritti a dieci scuole secondarie di secondo grado provenienti da tutta Italia, determinare l’opera vincitrice.

I vincitori saranno annunciati il 18 novembre 2023, durante la Settimana della Scienza, in una cerimonia presso l’Aula Magna dell’Università di Padova, alla presenza di personalità di spicco del mondo accademico e scientifico.

“È una grande soddisfazione – commenta il Dr. Devis Bellucci – sapere che quest’anno al Premio Galileo si parlerà anche di biomateriali e, più in generale, di scienza e tecnologia dei materiali, temi che vengono veicolati al grande pubblico meno di frequente, e che invece sono ricchissimi di aneddoti, curiosità e soprattutto storie. Nel libro, oltre a diversi spunti derivanti dalle ricerche che svolgiamo al Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”, ho dato ampio spazio alle vicende, ora tribolate, ora piuttosto divertenti, dei tanti protagonisti che hanno contribuito a sviluppare quegli straordinari materiali con cui cerchiamo, bene o male, di aggiustare i nostri corpi quando si inceppano. Si è trattato di un viaggio entusiasmante, in una vasta terra di confine dove ingegneria, biologia e medicina rigenerativa si danno la mano”.

Devis Bellucci, oltre ad essere ricercatore, si dedica da tempo alla divulgazione scientifica, coniugando la sua passione per la scienza con la volontà di trasmettere il suo sapere ad un pubblico più ampio.

l libro di Bellucci offre una prospettiva unica e approfondita sui biomateriali, presentando le loro incredibili storie e gli sviluppi più recenti in un linguaggio accessibile e coinvolgente. Attraverso la lettura di “Materiali per la vita”, il pubblico avrà l’opportunità, ad esempio, di scoprire perché il titanio è così straordinario, come mai certi vetri speciali possono aiutarci a riparare i nostri tessuti, che uso facciamo del silicone, del collagene e dell’acido ialuronico e che legame c’è tra un coraggioso pilota della Royal Air Force della Seconda guerra mondiale e i cristallini artificiali che oggi donano la vista a tante persone che altrimenti l’avrebbero perduta.

Il volume è un viaggio affascinante nel mondo dei biomateriali e delle loro applicazioni, che ci permette di comprendere come questi straordinari materiali stiano garantendo un’esistenza più sana, più lunga e migliore a milioni di persone in tutto il mondo.