La Giunta comunale e i Sindacati confederali CGIL, CISL e UIL di Bologna hanno sottoscritto un importante “Accordo per la Coesione sociale di Bologna” nell’ambito della discussione sull’avanzo di Bilancio. Le risorse concordate ammontano ad almeno 220 milioni di euro e saranno destinate a sostenere le iniziative previste nel “Piano per l’Abitare” e “Piano per la Salute di prossimità” che saranno illustrate domani mattina da Sindaco e Assessori.

Il Comune di Bologna e i sindacati condividono l’obiettivo di promuovere una strategia complessiva per la coesione sociale della città, con l’impegno di salvaguardare i servizi comunali fondamentali per la cittadinanza e in particolare di affrontare le politiche per l’abitare e la salute attraverso un piano straordinario. Il diritto alla casa e il diritto alla salute necessitano infatti di un modello sociale ed economico alternativo ad un’idea di città passiva nei confronti delle dinamiche di speculazione finanziaria e impoverimento della popolazione. Anche per questo si condivide l’ambizione di costruire un modello innovativo e sostenibile in entrambi i campi.

“Questo accordo rappresenta un pilastro fondamentale per dare gambe ai piani che saranno presentati nella mattina di domani presso l’Opificio Golinelli in occasione dell’evento di apertura di ‘Abitare, Salute e Conoscenza per la Grande Bologna’ – commenta il sindaco Matteo Lepore, che in apertura dell’evento illustrerà la visione di città attorno alla quale si sta sviluppando il mandato amministrativo particolarmente vocato alla riduzione delle diseguaglianze e alla missione climatica -. Sarà richiamato non a caso il programma dei cinque anni intitolato ‘La Grande Bologna per non lasciare indietro nessuno’, dove i piani che saranno illustrati dagli assessori Clancy, Rizzo Nervo e Laudani, ne rappresentano una concreta attuazione”.

Gli interventi del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, del Magnifico Rettore Giovanni Molari e del Cardinale Matteo Zuppi, che apriranno i lavori, indicheranno la volontà di sottoscrivere insieme un patto condiviso sulla Grande Bologna per non lasciare indietro nessuno, proprio a partire dai temi chiave dell’abitare, della salute, della conoscenza e del clima.