Anche se le vacanze estive sembrano ancora lontane, in realtà i genitori italiani si stanno già organizzando per gestire i bambini una volta che saranno finite le scuole, il che vuol dire massimo da metà giugno per le scuole primarie e da fine giugno per le materne e i nidi. Quindi questo potrebbe essere un buon momento per decidere se si vuole guadagnare qualcosina durante l’estate facendo la babysitter e proporsi. Il lavoro come babysitter è infatti perfetto per chi studia e, una volta finiti gli esami, sente il desiderio di impegnarsi in qualche lavoro remunerativo. Ma anche per chi svolge l’attività di babysitter tutto l’anno e si ritroverebbe senza lavoro durante l’estate (perché magari i genitori hanno altre soluzioni di accudimento per i bambini).
L’idea di fare la babysitter può risultare particolarmente interessante durante il periodo estivo perché c’è molta richiesta. Difficilmente i genitori sono di liberi dal lavoro già a inizio luglio, non sempre i nonni sono disponibili, e normalmente i campi estivi sono più adatti per bambini un po’ più grandi rispetto alla fascia 0/6 anni. Le opportunità quindi di trovare lavoro come babysitter non dovrebbero mancare.
Inoltre, per un giovane può essere l’occasione per fare una breve vacanza, seppur lavorando. Infatti molte famiglie cercano una babysitter anche nel luogo di villeggiatura, magari per aiutare i nonni a gestire i nipoti. Le studentesse bolognesi, per esempio, potrebbero andare sulla riviera romagnola a lavorare come babysitter, approfittando comunque del momento per visitare località nuove e guadagnare qualcosa. Che di solito non è proprio poco, soprattutto se si considera il fatto che la legge italiana dà la possibilità di lavorare come babysitter già a partire dai 16 anni di età. Quasi sicuramente, sarà questo un guadagno maggiore di quanto si prende a fare consegne in bicicletta o gli animatori in un campo estivo.
Quindi una giovane babysitter può iniziare a raccogliere un po’ di soldi e senza particolari costi iniziali. Se si ha la fortuna di conoscere direttamente delle famiglie bisognose, allora la babysitter può contattare direttamente i genitori interessati, Altrimenti online esistono diverse piattaforme che mettono in contatto genitori e babysitter. Sono siti che normalmente richiedono un piccolo investimento per poter accedere alle funzionalità complete, ma che risultano molto efficaci per poter contattare i genitori che stanno cercando una babysitter. Questo sarebbe l’unico costo richiesto per poter iniziare a lavorare come tata.
Una volta iniziata la collaborazione, poi, questo potrebbe diventare un lavoro continuativo, se ci si troverà bene con la famiglia e viceversa. Infine, non bisogna dimenticare che qualsiasi professione fatta da giovane, compreso il lavoro da babysitter, permette di crearsi delle competenze che da rivendere sul mercato del lavoro, scrivendole sul proprio curriculum vitae.
In ultimo, un’ulteriore possibilità per i giovani volonterosi è il proporsi come ragazza alla pari: è una forma di collaborazione che è molto sviluppata soprattutto all’estero e che prevede la convivenza tra la babysitter e la famiglia, senza alcun contributo economico in cambio, per vivere un’esperienza completa oltre confine, imparando la lingua, completamente spesati.