Nel pomeriggio di oggi, 11 maggio, una delegazione della CGIL Camera del lavoro metropolitana di Bologna, guidata dal Segretario Generale Michele Bulgarelli e dal Segretario del Sunia Francesco Rienzi, ha incontrato gli studenti universitari, per esprimere sostegno alla mobilitazione messa in atto a Bologna e in numerose altri Atenei del Paese, con lo slogan ‘Senza casa, senza futuro’.

Si tratta di una mobilitazione che chiede risposte al Governo sulla crisi abitativa, e denuncia la grave condizione del mercato degli affitti. La situazione dell’emergenza abitativa a Bologna è da tempo insostenibile. Lo è per gli studenti, in particolare per i 39.000 fuori sede che studiano nelle sedi cittadine dell’Ateneo. Lo è per le tante lavoratrici e lavoratori che non riescono più a trovare soluzioni alloggiative a canone calmierato. La situazione è talmente grave che è legittimo prevedere che, in assenza di risposte adeguate, lo stesso sistema sociale bolognese possa risultarne compromesso. A Bologna, recentemente, CGIL-CISL-UIL, insieme a SUNIA-SICET-UNIAT, hanno sottoscritto un importante intesa con il Comune che mobilità rilevanti risorse e attiva fondamentali strumenti, finalizzati ad affrontare questa emergenza: la nuova Agenzia sociale per l’affitto, l’istituzione del Fondo sociale per l’affitto, le misure che riguardano ERP, ERS, Studentati e le nuove forme dell’abitare. Tuttavia questo non basta, soprattutto se dal Governo nazionale continuano ad arrivare segnali che vanno esattamente nella direzione opposta, che producono un allargamento delle disuguaglianze e peggiorano il quadro dell’emergenza sociale. Ne sono un esempio il totale azzeramento del Fondo affitti e del Fondo per la morosità incolpevole decise nell’ultima legge di bilancio. Lo abbiamo denunciato anche nell’ultima manifestazione nazionale del 6 maggio a Bologna e continueremo a farlo in tutte le mobilitazioni programmate, mettendo al centro delle nostre rivendicazioni la necessità di un nuovo piano nazionale per il diritto alla casa. Siamo inoltre di fronte ad una colpevole assenza di misure nazionali legislative, economiche e fiscali, volte a garantire il diritto all’abitazione come parte integrante dell’infrastruttura del diritto allo studio e quindi, in quanto tale, diritto tutelato costituzionalmente. Occorre una nuova politica e un progetto complessivo di diritto allo studio, all’interno del quale devono essere individuate anche forme di sostegno abitativo per gli studenti fuori sede, altrimenti il concetto stesso di mobilità studentesca rischia di scomparire nel nostro Paese, bloccando ulteriormente le sue possibilità di sviluppo ed evoluzione sociale. Occorre istituire fondi a favore dei Comuni per cofinanziare l’acquisto e la ristrutturazione di alloggi e la possibilità di intervenire su aree dismesse, a partire dal patrimonio invenduto degli enti previdenziali, di aziende pubbliche e private fallite, dai beni confiscati alla mafia, battaglia culturale oltre che vertenziale. C’è la necessità di costruire e attuare un welfare che si misuri con il mutato assetto sia sociale che economico delle città e con i molti aspetti delle nuove povertà e con le nuove disuguaglianze. Proseguiamo quindi insieme, studenti e lavoratori, nella lotta per una maggiore giustizia sociale!

(CDLM-CGIL e SUNIA Bologna)