Stefano Bonaccini (Copyright immagine: Regione Emilia Romagna A.I.C.G. Autore Pietro Ballardini)

Ripristinare le reti di distribuzione dell’energia elettrica e quelle di distribuzione e di raccolta delle acque nei Comuni colpiti dall’alluvione. E ancora, individuare appositi siti di stoccaggio, ancorché non autorizzati, per i fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane.

Lo stabilisce l’ultima ordinanza, firmata oggi del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che sarà valida per tutta la durata dell’emergenza.

 

Cosa dice l’ordinanza

Nel dettaglio, l’ordinanza stabilisce che i gestori del servizio distribuzione dell’energia elettrica sono autorizzati ad effettuare gli interventi necessari per il ripristino delle reti e degli impianti di distribuzione dell’energia elettrica nei Comuni colpiti dall’alluvione.

In particolare, gli interventi possono avvenire anche con derivazioni da rami di rete in esercizio, già realizzate e/o autorizzate in precedenza, per il ripristino del servizio elettrico.

Quanto, invece, alla gestione delle acque reflue, il provvedimento stabilisce che i gestori dei depuratori di acque reflue urbane che conferiscono i loro fanghi presso impianti o su terreni ubicati nei Comuni alluvionati sono autorizzati ad individuare, previa comunicazione ad ARPAE-SAC territorialmente competente, al Comune, alla Regione e alla Protezione Civile, appositi siti di stoccaggio, ancorché non autorizzati, dei fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane.

Inoltre, i gestori del servizio idrico integrato sono autorizzati ad effettuare gli interventi necessari per il ripristino delle reti di distribuzione e di raccolta delle acque nei Comuni interessati.

L’elenco completo degli interventi dovrà essere trasmesso entro sei mesi alla Regione, ad Arpae e ai Comuni.

Infine, l’ordinanza stabilisce lo slittamento dei termini di diversi canoni e concessioni per le imprese, prevalentemente di natura ambientale, al 30 ottobre 2023.